Tyrannosaurus Rex

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Karma Negativo
view post Posted on 5/8/2008, 20:17




Il Tyrannosaurus Rex era un teropode dell'infraordine dei carnosauri e della famiglia dei tirannosauridi, poteva raggungere una lunghezza di 14 metri per circa 8 tonnellate di peso, con denti lunghi fino a 18 centimetri, un cranio che poteva raggiungere 1,20 metri di lunghezza e una velocità in corsa di circa 30 chilometri orari. Visse nella zona dell'attuale Nordamerica e in Asia orientale, nel periodo del tardo Cretaceo, fra 80 e 65 milioni di anni fa, quindi videro in prima persona l'estinzione della propria specie. Era dotato di una vista stereoscopica e l'ampiezza del cervello fa supporre che fosse dotato di una vista e un olfato molto ben sviluppati. Le zampe posteriori, alte quanto un uomo adulto, erano fornte di quattro artigli acuminati, tre nteriori e uno posteriore, che garantivano la massima presa sul terreno. Le zampe anteriori, invece, eccezionalmente corte e dotate di due sole dita artigliate, venivano usate per trattenere la preda e aiutavano l'animal a rialzarsi dal suolo dopo il riposo. I denti erano finemente seghettati, sia nella parte interna che in quella esterna. A causa della sua ingente mole si può ipotizzare che fosse un predatore solitario. E' probabile che la sua tecnica di caccia prevedesse il balzar all'improvviso addosso alla vittima, al massimo della velocità per favorire la penetrazione dei denti nella pelle spesso coriacea della preda. Una volta morsa, questa, aveva poce possibilità di librarsi dai denti curvi e seghettati. Il T-rex non era in grado di disossare i bocconi di carne, spesso di 70-80 chili ciascuno, e cercava di inghiottire la maggior quantità di carne nel minor tempo possibile, senza masticarla. Le lotte fra simili invece dovevano essere piuttosto rare, limitate a dispute per il controllo del territorio o delle femmine. I primi ritrovamenti del "re dei rettili tiranni" avvenne nel 1902 nello stato americano del Montana dove emersero numerose ossa e denti, e più tardi nel territorio del Wyoming furono ascoperti altri reperti. Su queste basi, nel 1905, il paleologo Henry Fairfield Osborn ricostruì l'immagine di questa creatura gigantesca, ribattezzandola Tyrannosaurus Rex. La sua ricostruzione, tuttavia, presentava numerosi difetti: nel montare lo scheletro la colonna vertebrale venne posizionata con un angolo di 45 gradi e l'animale sembrava così poggiare sulla lunga coda a frusta. Del Tyrannosaurus Rex sono stati trovti fin ora poco meno di due dozzine di esemplari, ma non sono ancora stati trovati tutti gli elementi ossei: a mancare sono soprattutto ossa e legamenti della coda. Il miglior esemplare è quello di Berkeley, praticamente completo, mentre il primo modello, quello scoperto da Osborn, è oggi esposto al Museo Carnegie di Pittsburg. Uno dei più recenti scheletri è conservato al Museum of the Rockies di Bozeman, nel Montana: si tratta di un calco di tirannosauro portato alla luce nel 1990 in quella zona. Degli esemplari scoperti esiste materiale per ricostruire dal 10% all'80% dello scheletro. PEr le parti mancanti i paleontologi si sono affidati a scheletri completi di altri tirannosauridi, che li hanno aiutati a formulare ipotesi più attendibili sia sulla postura e sull'anatomia che sull'aspetto di questi animali.

Tyrannosaurus Rex conservato al museo di Berkeley
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Tyrannosaurus Rex conservato al museo Carnegie di Pittsburg
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Tyrannosaurus Rex conservato al Museum of the Rockies di Bozeman
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Tyrannosaurus Rex "Sue" conservato al Field Museum di Chicago
(che merita un lungo intervento sul quale sto lavorando)
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Vaede
view post Posted on 5/8/2008, 22:40




Solo due osservazioni. Studi sulla conformazione del cranio sembrerebbero indicare che la parte del cervello dedicata alla vista del tirannosauro non fosse particolarmente sviluppata, e quidi che non ci vedesse benissimo. A fronte di un olfatto che sembrerebbe essere stato ottimo.

E' uno degli argomenti di chi sostiene che questo dinosauro fosse in realtà solo uno spazzino e che si nutrisse di cadaveri.

L'altro punto è che sembra che gli scontri tra maschi di tirannosauro fossero frequenti. Cicatrici ossee e persino un dente rimasco conficcato nella mascella di un fossile sembrano indicare che si affrintassero mordendosi reciprocamente le teste, tenute perpendicolari tra loro. Un po come fanno oggi gli ippopotami. Probabilmente lo scopo era cercare di ribaltare il rivale.

Nanni
 
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view post Posted on 5/8/2008, 23:01




CITAZIONE (Vaede @ 5/8/2008, 23:40)
Solo due osservazioni. Studi sulla conformazione del cranio sembrerebbero indicare che la parte del cervello dedicata alla vista del tirannosauro non fosse particolarmente sviluppata, e quidi che non ci vedesse benissimo. A fronte di un olfatto che sembrerebbe essere stato ottimo.

E' uno degli argomenti di chi sostiene che questo dinosauro fosse in realtà solo uno spazzino e che si nutrisse di cadaveri.

L'altro punto è che sembra che gli scontri tra maschi di tirannosauro fossero frequenti. Cicatrici ossee e persino un dente rimasco conficcato nella mascella di un fossile sembrano indicare che si affrintassero mordendosi reciprocamente le teste, tenute perpendicolari tra loro. Un po come fanno oggi gli ippopotami. Probabilmente lo scopo era cercare di ribaltare il rivale.

Nanni

Effettivamente la mia fonte è un settimanale della Fabbri Editori datato 2000 - 2001, quindi non molto aggiornato...

 
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Il Nazionalista
view post Posted on 6/8/2008, 00:24




Inoltre nonostante ciò che hai scritto non è ancora ben chiaro il ruolo che avessero le piccole zampe anteriori. Molti ipotizzano che servissero all'animale per rialzarsi, ma molti altri dubitano che tali minuscole "braccia" potessero sostenere il peso del re dei rettili tiranni.
 
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view post Posted on 6/8/2008, 01:46




CITAZIONE (Il Nazionalista @ 6/8/2008, 01:24)
Inoltre nonostante ciò che hai scritto non è ancora ben chiaro il ruolo che avessero le piccole zampe anteriori. Molti ipotizzano che servissero all'animale per rialzarsi, ma molti altri dubitano che tali minuscole "braccia" potessero sostenere il peso del re dei rettili tiranni.

Forse erano come il nostro osso sacro, destinate a sparire pocihè ormai inutili...
 
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Karma Negativo
view post Posted on 6/8/2008, 12:49




Nel 1990, in South Dakota, venne fatto un ritrovamento eccezionale: venne scoperto il più grande e completo fossile di Tyrannosaurus Rex fin ora conosciuto, rialente a 67 milioni di anni fa. L'animale fu chiamato Sue in onore della paleontologa dell'istituto di ricerca geologica Black Hills che l'ha scoperto, Sue Hendrickson. Il sito di ritrovamento si trova in una riserva indiana chiamata Cheyenne River, su un terreno di proprietà di uno Sioux. Dietro pagamento di una cifra modesta l'istituto Black Hills si assicurò il diritto di condurre gli scavi ed estrasse le ossa insieme alla roccia (circa 250 metri cubi) in meno di tre settimane. Ma la separazione dalla matrice rocciosa richiese tempi più lunghi. Dopo circa 2 anni di lavoro l'impresa sembrò compromessa da ragioni di tipo burocratico: il proprietario del terreno non aveva comunicato alle autorità l'intenzione di vendere quella particolare porzione di roccia e il reperto venne sequestrato. Solo dopo vari accertamenti il pezzo venne messo in vendita attraverso la casa d'aste Sotheby's. Il prezzo battuto fu di 8,3 milioni di dollari e il Field Museum di Chicago si aggiudicò il reperto.
Sue è un esemplare femmina il cui cranio misura più di un metro e mezzo, la sua lunghezza superava i 12 metri e alle spalle era alta 4 metri, per un peso che si aggirava attorno le 6 e le 8 tonnellate. Il Museo di Chicago iniziò a lavorare per separare il fossile dalla roccia e per questo lavoro furono usate le teconiche più avanzate, comprso l'utilizzo di una microsabbiatrice, uno strumento che lancia attraverso un minuscolo ugello aria compressa mista a polvere abrasiva, che asporta la roccia senza distruggere le ossa, e l'utilizzo della Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) che premise tramite raggi X di analizzare le ossa attraverso la roccia. Molte informazioni riguardo l'ambiente nel quale è vissuta Sue sono state ricavate direttamente dalla roccia, un'arenaria cementata. Il clima del Cretaceo superiore (Maastrichtian) in quella zona del Nordamerica era meno arido di oggi, come anche testimoniano i rinvenimenti nella roccia di tracce di una folta vegetazione. Lo studio delle ossa delle zampe di Sue ha rivelato la presenza di molte cicatrici, rimarginate in modo analogo a quanto avviene nell'uomo ed evidenziate da piccole callosità ossee, probabilmente dovute ad attacchi ad erbivori corazzati. Sue doveva essere piuttosto anziana visto che la mandibola rivela la presenza di strani fori che non corrispondono a segni di morsi ma che potrebbero invece essere segni di una grave infezione. Aveva anche un dente contorto e deformato, della lunghezza di appena 5 centimetri, che i paleontologi non riescono ben a comprendere. Grazie alla TAC, Chris Brochu del Field Museum è riuscito a precisare la misura della testa, ovvero 1,535 metri, mentre la mandibola arriva da sola a 1,2 metri. Le sue fauci erano armate di ben 60 denti della lunghezza di ben 30 centimetri che potevano ricrescere in 2-3 anni. La cavità che ospita i nervi olfattivi era enorma, più grande di quella che collegava il cervello ai nervi della colonna vertebrale, quindi l'olfatto era, come diceva Vaede, ecceizionale. L'ampiezza della scatola cranica, di 30 centimetri di lunghezza per 1000 centimetri cubi di volume: quasi tutto lo spazio era dedicato al cervelletto, che regolava le funzioni fisiologiche e motorie fondamentali. E' stato anche possibile ricostruire l'anatomia muscolare delle fauci: i muscoli adduttori, responsabili della chiusura della bocca, erano notevolmente più forti di quelli abduttori, usati per l'apertura, e la pressione esercitata dal morso doveva essere di parecchie tonnellate. Il piede era lungo 1,3 metri dagli artigli alla caviglia e il femore misurava 138 centimetri, ma la struttura non era così massiccia come si credeva sulla base dei precedenti ritrovamenti. Le sue ossa della mascella sembrabo essere disposte in modo simile a quelle degli uccelli attuali e anche le ossa cervicali e del cranio sono cave e pneumatiche, come nei volatili, e ciò potrebbe essere un'ulteriore prova a sostegno della tesi che teropodi e uccelli siano imparentati. Sono state avanzate tesi che i dinosauri, a differenza dei mammiferi, avessero gli esemplari femminili più grandi di quelli maschili, e se, come è probabile che realmente sia, Sue è una femmina, questo confermerebbe la tesi.


Denti di Sue
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Testa di Sue
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Ricostruzione della testa di Sue
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Immagine di Sue un po' più dignitosa rispetto a quella col pupazzo
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Sue
 
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<SuperAngel>
view post Posted on 25/9/2008, 14:18




Il più forte, il re dei dinosauri...una vera forza della natura...la descrizione è ben costruita come al solito, maestro Karma...
 
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Alekos86
view post Posted on 16/1/2011, 13:50




15/10/2011, Argentina- Scavando tra le rocce di Ischigualasto nel nord-est dell’Argentina è stato scoperto lo scheletro fossile di un animale carnivoro alto circa 1,20 centimetri e pesante circa cinque chilogrammi, datato intorno ai 230 milioni di anni fa. E’ stato ribattezzato Eodromaeus ossia ” coridore dell’alba” e per le sue caratteristiche e la sua anatomia viene considerato il progenitore del terribile e più grande T-Rex. A riferirlo è la rivista Science.
 
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Karma Negativo
view post Posted on 16/1/2011, 14:36




E ci sono delle foto del ritrovamento?
 
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caenorhabditis elegans
view post Posted on 16/1/2011, 16:57




Questa è la ricostruzione di eodromaeus

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Sembra Ciro.
Nel riquadro il teschio tenuto in due mani per mostrarne le dimensioni. Se devo essere sincero anche questa notizia mi pare parecchio forzata. Il nome, infatti, lascia intuire che si tratti semplicemente di un dromeosauride primitivo, forse un antenato dei dromeosauridi in generale, piuttosto che di T. Rex in particolare.
 
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caenorhabditis elegans
view post Posted on 17/1/2011, 15:25




Un'altra cosa da correggere è che i tirannosauri non fossero in grado di spolpare le ossa delle loro vittime. Sono stati trovati dei resti ossei, in particolare una scapola di triceratopo, con profondi solchi paralleli tra loro, esattamente corrispondenti a denti di tirannosauro.
Sembra quindi che l'animale tenesse in qualche modo ferme le ossa e poi le raschiasse accuratamente. Così facendo ingeriva anche molti frammenti d'osso, che sono statii ritrovati effettivamente nelle sue feci fossilizzate.
Si, c'è una branca della paleontologia che studia le feci fossili (coproliti)
 
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Karma Negativo
view post Posted on 17/1/2011, 17:49




Probabile che usasse le zampe posteriori... con quelle anteriori non ce lo vedo a trattenere granchè.
 
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caenorhabditis elegans
view post Posted on 2/2/2011, 17:15




Sull’ultimo numero di Le Scienze (Febbraio 2011) è riportata un scoperta dalle implicazioni decisamente interessanti. La riporto qui perché è nata proprio dallo studio di fossili di T Rex.
Per la verità la scoperta è stata fatta parecchio tempo fa. Mary Scweitzer, allora semplice dottoranda, esaminando la sezione sottile di un osso di tirannosauro, trovò dei corpuscoli sferici dal colore rosso, all’interno dei canalicoli che attraversavano il materiale esaminato. La notizia raggiunse Jack Horner, curatore del museo in cui era custodito il fossile e uno dei massimi paleontologhi viventi.
Questi chiese alla Scweitzer cosa pensassse che fossero.
-Assomigliano a dei globuli rossi -rispose cautamente- E sono esattamente nel posto dove dovrebbero essere dei globuli rossi.
-Allora mi dimostri che non lo sono -La invitò, molto popperianamente.
Sono passati vent’anni e la Scweitzer non è riuscita a dimostrare che quelle palline non fossero globuli rossi, quindi dobbiamo presumere che lo siano, ma la faccenda si è parecchio allargata.
Il punto cruciale è se sia possibile che, all’interno di fossili vecchi di parecchie decine di milioni di anni si possa essere conservato materiale organico, in particolare proteine e, magari, acidi nucleici. La paleontologia clasica ha sempre escluso decisamente questa possibilità
E invece sembrebbe proprio di si. La ricercatrice ne ha trovato parecchie, in particolare collagene e cheratina. Ha utilizzato tecniche di vario tipo, comprese quelle immunologiche, ed ha accertato che le proteine rilevate sono strettamente imparentate con quelle degli uccelli e dei coccodrilli, confermando quanto già ipotizzato. Ha analizzato quello che è risultato essere parte di artigli su di un antico uccello, ha trovato che certi frammenti inclusi nel tegumento di un fossile di dinosauro erano effettivamente fatti della stessa cheratina che compone le penne degli uccelli.
Una scoperta particolarmente curiosa riguarda ancora un fossile di tirannosauro. Frammenti di materiale osseo ricavati dal bestione, battezzato impropriamente, come vedremo, Brex, risultarono essere composti dal cosiddetto “osso midollare”, riscontrato fino ad oggi solo negli uccelli. Si tratta di effimeri accumuli, che si costituiscono nei periodi fertili, e che vengono rapidamente demoliti al momento in cui si rende necessario utilizzarne il calcio per i gusci delle uova. Brex era quindi pronta per rirpodursi.
E il dna? Beh, i globuli rossi da cui è iniziata tutta questa storia sembrano avere conservato perfettamente il loro nucleo (come è noto i rettili possiedono eritrociti nucleati, a differenza dei mammiferi) ma non risulta che si sia riusciti ad estrarne del dna. In passato varie volte è stato annunciato il ritrovamento di dna fossile, ma in nessuna di quelle occasioni la scoperta era poi stata confermata. Ora almeno si ha un posto preciso e molto promettente dove cercarlo.
 
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Karma Negativo
view post Posted on 2/2/2011, 18:18




Uau, sono ansioso di vedere piccoli cloni di T-Rex. Come in Jurassic Park!
 
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caenorhabditis elegans
view post Posted on 3/2/2011, 07:22




Guarda poi che i tirannetti crescono.
E' diventano molto meno simpatici.
 
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17 replies since 5/8/2008, 20:17   1988 views
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