CITAZIONE (Sherry76 @ 14/9/2010, 12:52)
perchè dici questo?
io non sono mai stata considerata un buco... ma un essere umano che pensa e agisce....
e non penso di essere una fortunata... penso che ci siano in tutte le epoche uomini e uomini.... e donne e donne....
ho conosciuto diverse situazioni dove a comandare era la donna e viceversa....
Appunto, sono completamente d'accordo con te. Io rispondevo a Virginicchia che invece crede che le donne siano sempre considerate un buco indipendentemente dalle loro qualità
CITAZIONE (Virginicchia @ 14/9/2010, 12:55)
Si ma non è un caso che forse le donne che appaiono in televisione devono sempre essere tutte per forza maledettamente scollate. O comunque bisogna sempre far vedere un pò di carne per apparire. E checchè tu ne dica nel mondo del lavoro la donna è penalizzata ancora moltissimo: oggi assumono sempre donne che non sono intenzionate ad avere figli, mentre quelle che sono in dolce attesa sono sempre molto penalizzate, anche se questo sarebbe contro la legge, dato che ci sono le leggi che tutelano la gravidanza, queste non denunciano per paura di perdere il posto di lavoro (in tempo di crisi capitano sempre più spesso casi del genere). Sarà un caso che l'Italia è un paese a crescita zero? Possibile che le svedesi facciano più figli di noi e contemporaneamente lavorino?? Mah... misteri... Ma si, continuiamo a credere che ci sia la parità dei sessi solo perchè ci sono migliaia di donne in televisione. Balle. Come esiste la schiavitù del velo esiste anche la schiavitù del mostrarsi a tutti i costi.
Che tristezza.
Cercherò di mantenere un tono pacato.
Se le donne che si vedono in televisione sono tutte scollate e mostrano carne il motivo è che quella è la strada più facile per arrivarci. La donna di oggi si trova arrivata alla maturità ad un bivio: sfruttare la propria sessualità per ottenere ciò che vuole oppure no. Qual è secondo te la via più semplice? Nessuno costringe una donna a scollarsi per apparire a Buona Domenica, nessuno ti costringe ad apparire a Buona Domenica. Una donna capisce che apparendo a Buona Domenica fa un po' di soldi facili ed ottiene anche un po' di visibilità, nel caso voglia continuare nel campo dello spettacolo.
Senza contare che il fatto che le donne in tv siano tutte sgualdrinelle non è vero e ti porto a conferma un caso decisamente autoritario: i telegiornali. Da quello che mi ricordo le conduttrici donna sono numerose, probabilmente anche più degli uomini, e tutto ciò senza nessun requisito di bellezza, volgarità o scollatura. Come ha capito anche Sara Tommasi (laureata alla
Bocconi e valletta di cose varie) il corpo è una merce di cui la donna è l'esclusiva proprietaria e può smerciarlo liberamente ricavandone più o meno profitto.
Il poter sfruttare la sessualità è un'
arma, non una vulnerabilità.
Le penalizzazioni contro le donne che vanno in maternità sono semplici da capire. Sai quanto può costare ad un'azienda pagare un dipendente, oltre allo stipendio netto? E quale può essere l'influenza negativa sul bilancio se questo dipendente nemmeno lavora? Questa è una situazione che deve essere risolta nella coppia, mettendo da parte i soldi necessari al periodo in cui la donna non potrà lavorare e cercando un lavoro subito dopo (se il figlio viene fatto ad un'età onesta, mettiamo 30-35 anni, se la donna è competente e con determinate referenze derivate dalle sue precedenti esperienze non avrà problemi grandissimi nel trovare un altro lavoro).
Quello che trovo un po' triste è che tu consideri la situazione della donna una schiavitù, quando invece allo stato dei fatti non è costretta a nulla (o comunque è costretta a determinate scelte ma in quanto vivente nella civiltà occidentale, non come uomo o donna) e che invece ha notevoli privilegi che oltre a pareggiare gli svantaggi ne accresce notevolmente le potenzialità.
Basti pensare alla già citata arma della sessualità che la mette in una situazione potenzialmente predominante in molte situazioni (se lo sa sfruttare e non lo fa per sciapaggine); al fatto che esista ancora una buona percentuale di famiglie in cui lavora solo l'uomo e la donna cura la casa e i bambini, quindi in sostanza vaccheggia per la vita (tu dici che magari è frustrante, ma può decidere di iniziare a lavorare in qualsiasi momento, e con limitazioni può decidere anche di smettere, cosa che un uomo non può mai); alla condizione italiana del divorzio, in cui i figli vengono sempre o quasi affidati alla parte femminile e che oltre alla casa coniugale (spesso di proprietà non sua) riceve anche un sostanzioso mantenimento (che può arrivare a più della metà dello stipendio del marito).
Tutto questo oltre al fatto che tradizionalmente nella nostra società il sesso femminile viene generalmente visto come più fragile e da difendere (vedi quindi il galateo o tutte le piccole considerazioni che si vedono quotidianamente nei confronti di questo) e quindi una donna con le palle in una situazione di sfida ti può cogliere alla sprovvista e batterti facilmente grazie al numero maggiore di armi.
Edited by Vsevolod Bungle - 14/9/2010, 15:15