Il potere delle donne

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caenorhabditis elegans
view post Posted on 1/9/2010, 22:05




Discutendo di Atene e Sparta mi è tornato in mente questo post che avevo scritto per un'altro forum.

Forse può interessare, ed essere di spunto, qui.

C’è un’apparente contraddizione nella storia: alcune delle società più fortemente strutturate in senso oligarchico, quelle che più di altre sono gerarchizzate e in cui piccole minoranze controllano la vita dello stato e dominano la società nell’arbitrio e nella sopraffazione dei più deboli, sono anche, a volte, quelle in cui le donne hanno un potere maggiore.

Si fa l’esempio di Sparta, il più eclatante. Ma anche quello degli etruschi, la cui aristocrazia, in alcune fasi della loro storia, era così distaccata dal resto della popolazione, ridotta allo stato servile, da far ipotizzare che si trattasse di una casta di immigrati provenienti da una civiltà più evoluta.

Il potere delle donne si associa naturalmente alla reazione politica? Sarebbe inquietante. Di recente ho trovato una spiegazione di carattere economico, proprio in un libro sulla storia degli etruschi.

Quando un oligarchia è molto ristretta le famiglie che la compongono sono a costante rischio di estinzione. Con un tasso di mortalità infantile elevato, com’era nei tempi antichi, era sempre possibile che nessun figlio maschio giunga all’età adulta, subentrando ai propri antecedenti quando questi venissero a mancare.

Viceversa, se la classe dominante è abbastanza vasta, e magari esiste il velo di una classe intermedia tra aristocrazia e popolo, imparentata in qualche modo con i dominanti anche se in condizioni subordinate, si trova sempre un colaterale, un parente più o meno stretto, almeno un cugino di secondo grado, a cui affidare la direzione del clan in assenza di maschi adulti.

Invece se la famiglia dominante è isolata e di ridotte dimensioni, o magari esiste solo un piccolo numero di famiglie dominanti ostili tra loro, l’assenza di un maschio adulto può essere fatale per i destini dell’intero clan, che scompare oppure viene fagocitato da un altro clan.

Ecco quindi come divenga indispensabile poter affidare i destini della famiglia ad una donna. Magari solo per il tempo necessario perché un infante raggiunga l’età adulta o si trovi un marito accettabile. Elevandola quindi ad una dignità, e fornendola di diritti e poteri, che in società considerate più democratiche non avrebbe. Si veda in questo la differenza tra Sparta e la “Madre della democrazia” Atene, dove le donne erano inesorabilmente confinate nel gineceo, salvo poche etere di dubbia fama e di scarso potere effettivo.

E’ una bizzarria della storia, una dimostrazione della sua non linearità. Acquisendo l’uomo, inteso in senso generale e in quello di classi subalterne, dignità e diritti, contestualmente la donna perde i suoi. Quella dele antiche società matriarcali, che molti ipotizzano essere esistita, da età dell’ora è declassata ad età dell’arbitrio e dell’oppressione da parte di ristrettissime classi di dominatori, chiuse e separate dal resto della popolazione.
 
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Karma Negativo
view post Posted on 2/9/2010, 00:18




Quindi l'oligarchia è la causa del potere femminile, e non il potere femminile causa dell'oligarchia...
 
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caenorhabditis elegans
view post Posted on 2/9/2010, 03:07




Purché sia un'oligarchia estrema.
 
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balianor
view post Posted on 4/9/2010, 18:49




Interessante teoria, non ci avevo mai pensato
 
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Sherry76
view post Posted on 13/9/2010, 23:11




è una teoria interessante....

ora può sembrare una banalità... ma pensate anche al problema, più che mai attuale, del cognome che non si tramanda se in una famiglia la discendenza viene spezzata da una figlia femmina o dal celibato del figlio maschio....

quasi quasi verrebbe voglia di fare qualche legge ad hoc....
 
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Virginicchia
view post Posted on 13/9/2010, 23:25




Beh così facevano anche nella famiglia dello Zar: era lecito che una donna assumesse il comando dell'impero. Ma solo per un problema di salute: tutti i maschi della famiglia dello Zar erano affetti dall'Emofilia. Una malattia genetica, trasmessa solo ai soggetti maschi, che impediva la corretta coagulazione del sangue per mancanza di piastrine. In altre parole, bastava un piccolo taglio e quelli crepavano dissanguati.
Per cui anche in questo caso il potere dato alle donne era solo per necessità, non certo per fiducia..
 
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Sherry76
view post Posted on 14/9/2010, 06:07




almeno loro non si facevano condizionare da discriminazioni sessuali...
dove la donna era considerata l'amante di Satana o una strega...
 
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Virginicchia
view post Posted on 14/9/2010, 09:23




CITAZIONE
almeno loro non si facevano condizionare da discriminazioni sessuali...
dove la donna era considerata l'amante di Satana o una strega...

In ogni caso non illudiamoci che oggi siamo considerate migliori: siamo pur sempre viste come un buco. Le battaglie non sono ancora finite. Non sono mai finite.
 
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Sherry76
view post Posted on 14/9/2010, 09:45




pensa che c'era un detto.....

dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna....

 
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Vsevolod Bungle
view post Posted on 14/9/2010, 11:21




CITAZIONE (Virginicchia @ 14/9/2010, 10:23)
CITAZIONE
almeno loro non si facevano condizionare da discriminazioni sessuali...
dove la donna era considerata l'amante di Satana o una strega...

In ogni caso non illudiamoci che oggi siamo considerate migliori: siamo pur sempre viste come un buco. Le battaglie non sono ancora finite. Non sono mai finite.

Ma per favore. Le donne oggi hanno una miriade di privilegi dal punto di vista sociale tale che oggi l'uomo è soggiogato.
Le donne vengono considerate buchi da uomini che ritengono il sesso l'apice dei rapporti interpersonali (un buon 60%) in assoluto, mentre gli altri considerano buchi solo le donne non degne di considerazione umana (80% circa). I dati sono empirici, ma dubito che ci sia un così grave margine di errore
 
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Sherry76
view post Posted on 14/9/2010, 11:52




perchè dici questo?
io non sono mai stata considerata un buco... ma un essere umano che pensa e agisce....
e non penso di essere una fortunata... penso che ci siano in tutte le epoche uomini e uomini.... e donne e donne....

ho conosciuto diverse situazioni dove a comandare era la donna e viceversa....



 
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Virginicchia
view post Posted on 14/9/2010, 11:55




Si ma non è un caso che forse le donne che appaiono in televisione devono sempre essere tutte per forza maledettamente scollate. O comunque bisogna sempre far vedere un pò di carne per apparire. E checchè tu ne dica nel mondo del lavoro la donna è penalizzata ancora moltissimo: oggi assumono sempre donne che non sono intenzionate ad avere figli, mentre quelle che sono in dolce attesa sono sempre molto penalizzate, anche se questo sarebbe contro la legge, dato che ci sono le leggi che tutelano la gravidanza, queste non denunciano per paura di perdere il posto di lavoro (in tempo di crisi capitano sempre più spesso casi del genere). Sarà un caso che l'Italia è un paese a crescita zero? Possibile che le svedesi facciano più figli di noi e contemporaneamente lavorino?? Mah... misteri... Ma si, continuiamo a credere che ci sia la parità dei sessi solo perchè ci sono migliaia di donne in televisione. Balle. Come esiste la schiavitù del velo esiste anche la schiavitù del mostrarsi a tutti i costi.
Che tristezza.
 
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Karma Negativo
view post Posted on 14/9/2010, 11:59




CITAZIONE (Virginicchia @ 14/9/2010, 12:55)
la parità dei sessi

Uomo e donna sono diversi, per il semplice fatto che uno è uomo e l'altra è donna. Hanno qualità differenti. La parità dei sessi deve metterli su un pari livello di dignità, ma non deve annullare totalmente le differenze fra essi, altrimenti non ci si capisce più niente.
 
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Sherry76
view post Posted on 14/9/2010, 12:15




CITAZIONE (Karma Negativo @ 14/9/2010, 12:59)
Uomo e donna sono diversi, per il semplice fatto che uno è uomo e l'altra è donna. Hanno qualità differenti. La parità dei sessi deve metterli su un pari livello di dignità, ma non deve annullare totalmente le differenze fra essi, altrimenti non ci si capisce più niente.

concordo in toto...

ora non vorrei sembrare fuori dal mondo ma proprio perchè tengo molto alla famiglia e ai valori che in essa si possono tramandare ho scelto (visto che il lavoro di mio marito lo permette) di restare in casa e curare la famiglia...

e non credete che sia facile... ma è una mia scelta....

e poi diciamoci la verità sinceramente a me non piacciono gli uomini casalinghi... ma è un mio parere personale...

e poi ad ognuno il suo ruolo.. o se no come dici tu caro Karma non si capisce più niente....

 
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Vsevolod Bungle
view post Posted on 14/9/2010, 13:30




CITAZIONE (Sherry76 @ 14/9/2010, 12:52)
perchè dici questo?
io non sono mai stata considerata un buco... ma un essere umano che pensa e agisce....
e non penso di essere una fortunata... penso che ci siano in tutte le epoche uomini e uomini.... e donne e donne....

ho conosciuto diverse situazioni dove a comandare era la donna e viceversa....

Appunto, sono completamente d'accordo con te. Io rispondevo a Virginicchia che invece crede che le donne siano sempre considerate un buco indipendentemente dalle loro qualità

CITAZIONE (Virginicchia @ 14/9/2010, 12:55)
Si ma non è un caso che forse le donne che appaiono in televisione devono sempre essere tutte per forza maledettamente scollate. O comunque bisogna sempre far vedere un pò di carne per apparire. E checchè tu ne dica nel mondo del lavoro la donna è penalizzata ancora moltissimo: oggi assumono sempre donne che non sono intenzionate ad avere figli, mentre quelle che sono in dolce attesa sono sempre molto penalizzate, anche se questo sarebbe contro la legge, dato che ci sono le leggi che tutelano la gravidanza, queste non denunciano per paura di perdere il posto di lavoro (in tempo di crisi capitano sempre più spesso casi del genere). Sarà un caso che l'Italia è un paese a crescita zero? Possibile che le svedesi facciano più figli di noi e contemporaneamente lavorino?? Mah... misteri... Ma si, continuiamo a credere che ci sia la parità dei sessi solo perchè ci sono migliaia di donne in televisione. Balle. Come esiste la schiavitù del velo esiste anche la schiavitù del mostrarsi a tutti i costi.
Che tristezza.

Cercherò di mantenere un tono pacato.

Se le donne che si vedono in televisione sono tutte scollate e mostrano carne il motivo è che quella è la strada più facile per arrivarci. La donna di oggi si trova arrivata alla maturità ad un bivio: sfruttare la propria sessualità per ottenere ciò che vuole oppure no. Qual è secondo te la via più semplice? Nessuno costringe una donna a scollarsi per apparire a Buona Domenica, nessuno ti costringe ad apparire a Buona Domenica. Una donna capisce che apparendo a Buona Domenica fa un po' di soldi facili ed ottiene anche un po' di visibilità, nel caso voglia continuare nel campo dello spettacolo.
Senza contare che il fatto che le donne in tv siano tutte sgualdrinelle non è vero e ti porto a conferma un caso decisamente autoritario: i telegiornali. Da quello che mi ricordo le conduttrici donna sono numerose, probabilmente anche più degli uomini, e tutto ciò senza nessun requisito di bellezza, volgarità o scollatura. Come ha capito anche Sara Tommasi (laureata alla Bocconi e valletta di cose varie) il corpo è una merce di cui la donna è l'esclusiva proprietaria e può smerciarlo liberamente ricavandone più o meno profitto.
Il poter sfruttare la sessualità è un'arma, non una vulnerabilità.

Le penalizzazioni contro le donne che vanno in maternità sono semplici da capire. Sai quanto può costare ad un'azienda pagare un dipendente, oltre allo stipendio netto? E quale può essere l'influenza negativa sul bilancio se questo dipendente nemmeno lavora? Questa è una situazione che deve essere risolta nella coppia, mettendo da parte i soldi necessari al periodo in cui la donna non potrà lavorare e cercando un lavoro subito dopo (se il figlio viene fatto ad un'età onesta, mettiamo 30-35 anni, se la donna è competente e con determinate referenze derivate dalle sue precedenti esperienze non avrà problemi grandissimi nel trovare un altro lavoro).

Quello che trovo un po' triste è che tu consideri la situazione della donna una schiavitù, quando invece allo stato dei fatti non è costretta a nulla (o comunque è costretta a determinate scelte ma in quanto vivente nella civiltà occidentale, non come uomo o donna) e che invece ha notevoli privilegi che oltre a pareggiare gli svantaggi ne accresce notevolmente le potenzialità.
Basti pensare alla già citata arma della sessualità che la mette in una situazione potenzialmente predominante in molte situazioni (se lo sa sfruttare e non lo fa per sciapaggine); al fatto che esista ancora una buona percentuale di famiglie in cui lavora solo l'uomo e la donna cura la casa e i bambini, quindi in sostanza vaccheggia per la vita (tu dici che magari è frustrante, ma può decidere di iniziare a lavorare in qualsiasi momento, e con limitazioni può decidere anche di smettere, cosa che un uomo non può mai); alla condizione italiana del divorzio, in cui i figli vengono sempre o quasi affidati alla parte femminile e che oltre alla casa coniugale (spesso di proprietà non sua) riceve anche un sostanzioso mantenimento (che può arrivare a più della metà dello stipendio del marito).
Tutto questo oltre al fatto che tradizionalmente nella nostra società il sesso femminile viene generalmente visto come più fragile e da difendere (vedi quindi il galateo o tutte le piccole considerazioni che si vedono quotidianamente nei confronti di questo) e quindi una donna con le palle in una situazione di sfida ti può cogliere alla sprovvista e batterti facilmente grazie al numero maggiore di armi.

Edited by Vsevolod Bungle - 14/9/2010, 15:15
 
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