Anzitutto cominciamo col dire che Fontana appartiene all'arte moderna, non a quella contemporanea. Distinzione fondamentale.
In secondo luogo non è possibile paragonare due quadri di due correnti e periodi completamente diversi come hai fatto tu ora. Sarebbe come quell'odiosa domanda che ti fanno da piccolo "a chi vuoi più bene, alla mamma o al papà?" Non può esserci paragone. Entrambi sono apprezzabili per diversi aspetti.
Non cadiamo nel solito tranello del "un buco nella tela lo facevo pure io, ma io non sono nessuno" perchè parliamo qui (di Fontana, come di tanti altri) di arte concettuale. Non certo estetica. E tuttavia si può definire comunque arte, in quanto segue il detto: "l'arte è inutile, altrimenti non sarebbe tale".
Ed è facile dire "eh ma lo facevo anch'io", BALLE. Perchè il ragionamento che molti artisti pongono (tra i moderni soprattutto, per cui anche le avanguardie ecc..) è quello soprattutto di senso di svuotamento: nei valori, nell'uomo, nella morale ecc... Basti pensare che tutto il mondo culturuale dell'epoca è così: la letteratura, l'arte, tutto esprime questo senso di vuoto, di inutilità. E allora che senso ha fare un quadro con un certo significato quando tutto ormai è già stato fatto? Niente. Per questo si passa all'arte come concetto. A un messaggio da trasmettere, non da rappresentare. Nel quadro di Fontana per esempio lo spazio cessa di essere oggetto di rappresentazione secondo le regole convenzionali della prospettiva. La superficie stessa della tela, interrompendosi in rilievi e rientranze, entra in rapporto diretto con lo spazio e la luce reali. Questo c'è dietro l'arte di Fontana, non certo una fregatura, e parlo di lui solo perchè hai postato qui una sua opera.
Con questo intendiamoci: non disdegno l'arte precedente. Anzi, il Caravaggio è senza dubbio uno dei più grandi artisti italiani del '600, e non solo.
Ma non cadiamo in questi provincialismi, per quanto l'arte moderna sia difficile da comprendere.
Una critica la pongo anch'io sull'arte contemporanea, dicendo che forse è un pò schiava dei modelli concettuali dell'arte moderna (quindi non più cose nuove, ma ormai ripetute abbastanza). Ed essa non riesce a rinnovarsi. Forse l'unico elemento di novità nell'arte contemporanea è la cosiddetta "azione creativa" ovvero l'artista è visto nel momento in cui compie il gesto creativo. Un pò come un'opera di Pistoletto, in cui l'opera consisteva nel vederlo rompere decine di specchi in una stanza. L'opera è stata esposta all'ultima biennale di arte a Venezia, e solo i giornalisti (o chi è potuto andare all'inaugurazione) ha potuto vedere l'artista compiere l'atto creativo. Gli altri visitatori hanno potuto osservare solo una stanza piena di specchi rotti. Ma tu sai che l'artista l'ha fatto in un preciso momento.