Stonehenge, non perchè, ma come...

« Older   Newer »
  Share  
oea
view post Posted on 26/7/2008, 15:57




ci ho appena fatto giri e rigiri di alcune ore, intorno alle pietre di stonehenge (sono tornato ieri dal viaggio nell'antico wessex).
e ho comprato in loco un paio di libri dell'english heritage (l'istituzione ufficiale in inghilterra per lo studio scientifico e per la conservazione dei luoghi storici e archeologici).

divertentissimo, in uno di questi libri (the stonehenge companion), è l'elenco delle teorie su chi siano stati i costruttori, e a quale scopo si siano messi all'imponente opera.
eccolo, incompleto: egizi, fenici, romani, abitanti di atlantide, bretoni, danesi, vichinghi, e persino un nobiluomo svizzero ... oh, naturalmente, alieni provenienti da una lontana galassia, non c'è bisogno di dirlo.
oggi è certo che i costruttori furono le popolazioni locali.

interessante è la ricostruzione scientifica della probabile tecnica di edificazione (e di trasporto delle pietre più grandi). ma è troppo lunga (e richiederebbe disegni) per riassumerla qui. si calcola che per sollevare le pietre più grandi fossero necessari 200 uomini validi, funi robuste, pali di legno e terrapieni, tutti strumenti accessibili all'epoca.

la funzione più accreditata è quella di una osservatorio per studiare il ciclo delle stagioni e i fenomeni astronomici, probabilmente con funzioni (aggiuntive? successive?) anche di tempio (al dio sole?) e di luogo di sepoltura. visto il tempo che fa in inghilterra, non è strano che ci volessero dei punti di repere per orientarsi sul momento dell'anno in cui si era, né che si attribuisse valore sacrale al ciclo delle stagioni.

unica cosa certa, il periodo in cui stonehenge fu edificato: un arco di tempo che va dal 3000 (sì, tremila, non di più) avanti Cristo al 1.400 a.c.
e sicuro è anche il fatto che stonehenge fu abbandonato dagli eredi delle generazioni che la avevano costruita, rimodellata ed ampliata, e che l'abbandono avvenne all'incirca dopo 1.500 anni di uso continuativo.

il che prova fra l'altro che i druidi, comparsi secoli dopo l'abbandono, con stonehenge non ebbero mai nulla a che farci.

Edited by oea - 26/7/2008, 17:08
 
Top
lemures
view post Posted on 26/7/2008, 16:05




Si ho appreso varie informazioni su Stonehenge da documentari,riviste e articoli, ed eliminando le varie teorie folli l'unica probabile è quella da te citata...ho visto alcuni tentativi di riutilizzo del metodo di costruzione...quelle pietre sono davvero enormi e pesantissime, e se non erro provengono da cave che si trovano a centinaia di chilometri di distanza!un lavoro davvero immane!però è stato fatto davvero bene, visto che oggi è ancora in piedi.
 
Top
oea
view post Posted on 26/7/2008, 16:13




tra le teorie folli, ce ne è anche una, recente, secondo la quale il circolo di pietra sarebbe una sorta di calcolatore. teoria tirata su alla meno peggio da appassionati di computers.
gli inglesi dicono che ogni epoca ha la stonehenge che si merita.
 
Top
Vaede
view post Posted on 26/7/2008, 16:49




Non ne sono sicuro, ma credo che siano in piedi solo perché qualcuno le ha ritirate su, ma che fossero state ritrovate distese.

Tanto che non sarebbe certa l'esattezza della ricostruzione.

Qualcuno è in grado di confermare (o smentire) questa cosa?

Nanni
 
Top
oea
view post Posted on 26/7/2008, 17:04




certamente molte delle grandi pietre erano al suolo alla fine del 19° secolo.
l'ultima a cadere, prima della ricostruzione attuale, venne giù nel 1900, data documentata.
la ri-edificazione di stonehenge cominciò poco dopo.
hai dunque ragione, vaede: quella attuale è una ricostruzione, però verosimilmente molto accurata vista anche la possibilità di localizzare le buche originarie nel terreno, in prossimità delle pietre cadute.
i libri dell'english heritage riportano diverse fotografie, ormai centenarie, dei primi lavori di risistemazione.
 
Top
Vaede
view post Posted on 26/7/2008, 22:38




E' praticamente certo che i megaliti fossero in qualche modo allineati con le stelle, possibile che fossero utilizzati per calcolare le stagioni.

Gli antichi avevano una conoscenza dell'astronomia limitata a ciò che era visibile ad occhio nudo ma, entro questo limite, si trattava di una conoscenza estremamente accurata.

Il che è abbastanza ovvio, cos'altro c'era da vedere nelle notti caldi d'estate? O avevi un compagno di letto o guardavi il cielo.

Il guaio è che le stelle si spostano per via della precessione degli equinozi, per cui dovremmo sapere quando Stonehenge è stato costruito per capire a quali stelle fosse allineato.

Viceversa se riuscissimo a capire a quali stelle sia collegato avremmo una misura relativamente precisa del periodo in cui è stato costruito.

Io farei un pensierino sull'orsa maggiore. Sembra, secondo un articoli di Le Scienze di qualche mese fa, che l'orsa sia la costellazione più antica tra quelle che hanno ricevuto un nome, che è diffuso tra popolazioni che non hanno avuto più contatti tra loro per moltissimo tempo.

Ci sarebbero anche tracce di un culto dell'orso preistorico che potrebbe essere collegato a quella costellazione.

Così se riuscissimo a capire in che periodo l'Orsa Maggiore si trovava a tramontare, o magari sorgere, durante il solstizio d'estate o fare qualcos'altro di significativo relazionabile alla posizione delle pietre di Stonhenghe, potremmo avanzare un'ipotesi sulla sua data di costruzione. Almeno approssimativamente.

Non che ne capisca granché di astronomia, però mi pare che che i segni zodiacali si sfalsino di un mese ogni duemila anni circa.

Nanni
 
Top
Alekos86
view post Posted on 27/7/2008, 12:09




E i faccioni dell'isola di pasqua a che data risalgono? anch'essi sono piuttosto misteriosi no?
 
Top
Karma Negativo
view post Posted on 27/7/2008, 12:33




CITAZIONE (Alekos86 @ 27/7/2008, 13:09)
E i faccioni dell'isola di pasqua a che data risalgono? anch'essi sono piuttosto misteriosi no?

I Moai...
Non no si preciso a che e poca risalgano ma so che sono collegati con un periodo particolarmente nefasto della storia dell'isola...
 
Top
Vaede
view post Posted on 27/7/2008, 19:32




I Moai dovrebbero essere relativamente recenti, al massimo risalirebbero ad un millennio fa ma è probabile che siano più recenti.

Attualmente è anche messo in dubbio che siano stati costruiti "durante un periodo di crisi", vedi quello che ho postato qualche settimana fa: La vera storia dell'Isola di Pasqua.

Sembra invece che le strutture megalitiche dell'arcipelago di Malta, a loro volta, siano state effettivamente costruite durante un periodo di gravissima crisi, che culminò con la scomparsa dei loro costruttori.

Nanni
 
Top
<SuperAngel>
view post Posted on 9/9/2008, 10:20




E' davvero incredibile quanto mistero avvolga il sito di stonehenge...e karma negativo ha proposto una discussione assolutamente interessante...com'è possibile che siano state trasportate pietre di quelle dimensioni per più di 200 km da tribù di uomini primitivi?una risposta logica, a mio avviso, è molto difficile da trovare...fatto stà che, in qualche modo, quelle pietre sono state portate lì...e scoprire il come sarebbe una scoperta di non poca rilevanza...speriamo in grazia di trovarla un giorno (magari non troppo lontano)... :(
 
Top
Vaede
view post Posted on 7/10/2008, 15:29




Approfitto di questa discussione per postare qualche nota ricavata da un libro che sto leggendo, "Mappe della storia dell'uomo", di Steve Olsen.

La prima riguarda poco Stonehenge, ma vale come premessa. Inoltre ha parecchio stravolto la visione che avevo di quel periodo della preistoria.

Sembra che, a partire da una trentina di migliaia di anni fa l'era glaciale abbia avuto un forte recrudescenza. Le calotte glaciali tornarono a scendere verso le basse latitudini, raggiungendo l'Inghilterra ed il nord della Germania. Oltre, naturalmente, ai paesi scandinavi. L'uomo di Neanderthl in questa fase si estinse.

Non così gli europei di ceppo moderno, che anzi, ebbero un periodo di grande espansione demografica, limitata alle zone vivibili del continente. Ci fu anche un forte progresso sul piano culturale, se non erro è in questo periodo che vengono dipinte le pareti di grotte, realizzando delle vere e proprie cattedrali preistoriche, ben degne da far parte del patrimonio culturale dell'umanità. Stiamo parlando del tardo paleolitico.
Non fu però in questo periodo "di abbondanza" che vennero costruiti i grandi cerchi megalitici come Stonehenge, ma in un momento successivo e, qui sta la mia sorpresa, molto meno favorevole.

Quando, circa tredicimila anni fa, i ghiacci presero a ritirarsi, la società del tardo paleolitico conobbe una profonda crisi. Il motivo, secondo Olson, va cercato nell'espansione delle foreste che seguì al riscaldamento e, suppongo io, all'aumento della piovosità.

Le foreste sono molto meno ricche di cacciagione delle tundre (o, ad altre latitudini, delle savane). La macrofauna (mammuth, rinoceronti lanosi, bisonti) che aveva fornito il supporto alimentare all'espansione tardo paleolitica, scomparve o si ritirò verso nord est.

Parallelamente la popolazione dell'Europa si ridusse e persino i reperti archeologici di questo periodo presentano una minore accuratezza di fabbricazione. CI fu insomma un impoverimento ed un arretramento culturale. Dopodiché, dalle regioni mediorientali, a partire da otto-novmila anni fa,cominciarono ad arrivare gli agricoltori.

Questi agricoltori, o meglio:agricoltori-pastori, Raggiunseri per prima la Grecia, o quantomeno è lì che si sono trovate le loro tracce più antiche, e poi si espansero lungo due direttrici: quella costiera, raggiungendo l'Italia e le coste meridionali di Francia e Spagna, circa settenila anni fa.
L'altra direttrice puntò a nord lungo i Balcani e raggiunse la Germania e l'est della Francia.

I nuclei di cacciatori-raccoglitori furono in parte assimilati, in parte relegati verso le aree meno adatte all'agricoltura ed infine convertiti alla nuova cultura.

A questo punto tutto si fermò: per circa un millennio l'Europa fu divisa in due settori, uno dominato dagli agricoltori-allevatori e l'altro dai cacciatori raccoglitori. Fu in questa fase che si cominciarono a costruire i grandi monumenti megalitici europei.

Olsen sostiene che la coincidenza tra i due fatti non può essere casuale. Forse l'antagonismo tra le due culture spinse i cacciatori raccoglitori ad una sorta di rivendicazione della loro identità, spingendoli a mostrare agli altri ed a se stessi "di cosa erano capaci". Oppure, semplicemente, il contatto con la più evoluta cultura dei nuovi venuti, li cambiò, mutando la loro visione del mondo o spingendoli ad una nuova visione religiosa delle cose.

Sappiamo troppo poco delle motivazioni che spinsero alla costruzione dei cerchi megalitici. In qualche modo il confronto con gli agricoltori portò ad un aumento di complessità nella cultura dei cacciatori, e nel loro comportamento.

Infine l'avanzata della cultura degli agricoltori allevatori riprese e, in modo relativamente rapido, finì per coinvolgere l'intero continente. E di cerchi megalitici non se ne costruirono più.

Nanni
 
Top
40 replies since 13/6/2007, 14:31   509 views
  Share