La Guerra in Nord Africa (1940- 1943), Rommel, Monty & Co.

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MeiBasketman Michele
view post Posted on 16/6/2007, 17:17




Parliamo anche di quest'aspetto della II GM, moooolto interessante per gli futuri sviluppi della guerra (e per l'Italia) e spesso e volentieri trascurato nei nostri libri di Storia....
 
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MeiBasketman Michele
view post Posted on 18/6/2007, 19:11




Ad esempio,

SE ROMMEL AVESSE VINTO IN NORD AFRICA, la guerra sarebbe forse durata un qualcosina in più...
SE GLI ANGLO- AMERICANI NON AVESSERO VINTO A EL- ALAMEIN E CACCIATO L'AFRICA KORPS E LE ARMATE ITALIANE, gli americani non sarebbero sbarcati in Sicilia.

Secondo voi perchè nei libri di storia scolastici se ne parla così poco? E pensare che è stato decisivo per le sorti del nostro Paese...
 
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Corillo!!!
view post Posted on 18/6/2007, 20:15




Non credo che ai libri scolastici interessimo "i se ed i ma"
 
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MeiBasketman Michele
view post Posted on 18/6/2007, 20:43




Just! Parliamo di fatti, allora.
Per i comandi alleati era FONDAMENTALE vincere in Nord Africa (da sempre considerato fronte secondario) per attaccare il "ventre molle dell'Asse" (l'Italia, insomma).
Quindi il ruolo del fronte mediterraneo era MOOOOLTO MOOOOLTO importante. Tuttavia, nei libri di storia nostrani tutto questo viene relegato in tre righe.
Capisco che, per lo svolgimento della guerra in generale, il fronte russo è più importante, ma tacere un episodio FONDAMENTALE della guerra che poi ci ha coinvolto è assurdo.
A quel punto, non ha nemmeno senso focalizzare l'attenzione sulla Campagna d'Italia e tutto quello che ha significato per il Paese (il Gran Consiglio di luglio, l'invasione tedesca e la fuga del re, la Repubblica Sociale, la liberazione). Ricordiamoci che tutto è partito da El Alamein...
 
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Corillo!!!
view post Posted on 18/6/2007, 22:11




Effettivamente non so che dirti ^^ magari su altri libri ne parla
 
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MeiBasketman Michele
view post Posted on 20/6/2007, 18:55




Beh... E' una risposta che lascia un po' il tempo che trova, non credi ^_^
 
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DiegoLeoni
view post Posted on 20/8/2007, 16:23




Io possiedo un libro scritto da Montgomery stesso che si intitola "Storia delle guerre" in cui Montgomery da abile generale ci descrive le più importanti guerre e battaglie che sono avvenute nella storia dell'umanità... In particolare si occupa, come è giusto che sia, della situazione in Africa durante la seconda guerra mondiale che lo vide protagonista... E nel descrivere l'attacco decisivo ad El Alamein fa notare come un primo attacco fatto nella parte nord dello schieramento delle forze dell'asse da parte degli inglesi si sia rivelato vano perchè occupato dalle ottime truppe tedesche... Al contrario poi Montgomery effettua un secondo attacco più a sud dove vi sono la maggior parte delle forze italiane, truppe che come lui scrive nel libro sono molto coraggiose e valorose ma mal equipaggiate... Il secondo attacco ha quindi buon esito ed inizia così la controffensiva britannica e la ritirata delle forze dell'asse... Quindi come si può constatare anche in Africa la colpa della disfatta sta nelle deboli truppe italiane che già furono in difficoltà ad inizio della guerra e che poi (come avvenne poi anche in Grecia) vennero aiutate dall'Afrikacorps di Rommel... Ed è proprio in generale delle campagne dei nostri soldati che si parla poco a scuola... Nelle lezioni di storia infatti non ricordo che i professori si siano soffermati sulla difficoltà delle truppe italiane in Libia, sulla disfatta nella campagna di Grecia e sul contingente italiano in Russia che la fa solo da comparsa... Quindi a mio avviso non c'è una disinformazione sulla campagna in Africa, ma c'è una volontà di tacere sulle brutte figure degli italiani nell'ambito della seconda guerra mondiale...
 
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Paladino90
view post Posted on 20/8/2007, 18:15




No, infatti, è una vergogna che i nostri ragazzi non siano mai ricordati, se non con pochi accenni, nel fronte di guerra africano. Per quanto riguarda questa parte di storia ho letto "Da El Alamein A Tunisi" (AA.VV).
E' vero, i soldati italiani erano male equipaggiati, utilizzavano ancora vecchi fucili della prima guerra mondiale che, se in condizioni normali o in montagna potevano ancora essere efficaci, si inceppavano di continuo per la penetrazione della sottile sabbia del deserto. Le mitragliatrici Fiat inoltre non facevano alcun danno ai carriarmati inglesi, in quanto i proiettili rimbalzavano amenamente sulla corazza, a meno che non fossero sparati con una giusta angolazione (uno scarto di 2° impediva al proiettile di penetrare).
La cosa incredibile è che l'alto comando militare spedì come rinforzo centinaia di mitragliatrici nuove, peccato che spedì le mitragliatrici su un convoglio, gli alzi per le mitragliatrici e le munizioni su un altro, così quando il secondo venne abbattuto dai sottomarini inglesi, si ritrovarono con mitragliatrici prive di alzo e munizioni, ovvero completamente inutili.
Ma la mancanza più grave consisteva negli automezzi. Le truppe tedesche infatti erano in gran parte motorizzate, così come quelle inglesi, ed è proprio per questo che Rommel poteva contare su tattiche che miravano a percorrere una grande distanza in poco tempo, facendo confondere il nemico, impedendogli di capire dove fosse. E' un pò la tattica adottata da Cesare contro Vercingetorige, quando passò le Cevenne, ricoperte da un metro di neve, per poi unirsi alle due legioni di Caio Fabio (uno dei suoi legati).
 
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bradipo1
view post Posted on 20/8/2007, 18:26




CITAZIONE (DiegoLeoni @ 20/8/2007, 17:23)
Ed è proprio in generale delle campagne dei nostri soldati che si parla poco a scuola... Nelle lezioni di storia infatti non ricordo che i professori si siano soffermati sulla difficoltà delle truppe italiane in Libia, sulla disfatta nella campagna di Grecia e sul contingente italiano in Russia che la fa solo da comparsa... Quindi a mio avviso non c'è una disinformazione sulla campagna in Africa, ma c'è una volontà di tacere sulle brutte figure degli italiani nell'ambito della seconda guerra mondiale...

Beh a me sembra che i libri di storia tacciano su fatti ben più gravi:
- sui crimini di guerra italiani in Libia ed Etiopia, sull'uso dei gas sempre in Etiopia (proibito da un trattato firmato anche dall'Italia fascista)
- sulla guerra di Spagna
- sull'insipienza di Badaglio e del re l'otto settembre « Il governo italiano, riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo.Esse però reagiranno ad eventuali attacchi di qualsiasi provenienza »
(se fossimo stati noi sotto le armi allora che avremmo fatto: saremmo andati a casa, in montagna con i partigiani, nella Repplubica Sociale, o ci saremmo opposti in armi ai tedeschi come la divisione Aqui?)

Credo che in Italia, al contrario che in Germania ma a somoglianza dell'Austria, sia mancata una volontà di chiarezza ma ci sia stata una voglia nascondere lo sporco sotto il tappeto, di dimenticare:


Tarantella, fecemmoce 'e cunte,
nun vale chiú niente
'o passato a penzá:
quando nun ce stanno 'e tramme
'na carrozza é sempe pronta,
n'ata all'angolo sta giá.
Caccia oi nenna 'o crespo giallo,
miett'a vesta chiú carella,
'cu 'na rosa int'e capille
saje che 'nvidia 'ncuoll'a me.
Tarantella facennoce 'e cunte
nun vale chiú niente
'o "pe' comme" e 'o "pecché".

Basta che ce sta 'o sole,
ca c'é rimasto 'o mare,
'na nenna core a core,
'na canzone pe' cantá:
chi ha avuto, ha avuto, ha avuto:
chi ha dato, ha dato, ha dato,
scurdammoce 'o passato,
simmo 'e Napule, paisá.


Tarantella, 'stu munno é 'na rota,
chi saglie 'a sagliuta,
chi sta pe' cadé:
dice buono 'o motto antico,
ccá se scontano 'e peccate,
oggi a te, dimane a me!
Io 'nu poco fatto a vino
penzo 'o male e penzo 'o bene,
ma 'sta vocca curallina
cerca 'a mia pe' me vasá!
Tarantella e si 'o munno é 'na rota,
pigliammo 'o minuto
che sta pe' passá!

Basta ca ce sta 'o sole...

Tarantella, 'o cucchiero é n'amico,
nun 'ngarra chiú 'o vico
addó m'adda purtá:
mó redenno e mó cantanno,
s'é scurdato 'o coprifuoco,
vo' sultanto cammená...
Quanno sta a Santa Lucia,
"Signurí" ce dice a nuje,
"ccá ce steva 'a casa mia,
so' rimasto sultant'io".
E chiagnenno chiagnenno s'avvia,
ma po' 'a nustalgia
fa priesto a ferní.

Basta ca ce sta 'o sole...

di Fiorelli - Valente (1944); interprete Jimmy Roselli

Da notare che la voglia di dimenticare è diretta verso tutti: non solo verso gli eccidi nazi-fascisti ma anche verso le foibe.
E ci illudiamo del mito di 'Italiano brava gente'?
E di tutto nascondere ancora oggi ne paghiamo il prezzo.
 
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DiegoLeoni
view post Posted on 20/8/2007, 22:53




CITAZIONE (bradipo1 @ 20/8/2007, 19:26)
CITAZIONE (DiegoLeoni @ 20/8/2007, 17:23)
Ed è proprio in generale delle campagne dei nostri soldati che si parla poco a scuola... Nelle lezioni di storia infatti non ricordo che i professori si siano soffermati sulla difficoltà delle truppe italiane in Libia, sulla disfatta nella campagna di Grecia e sul contingente italiano in Russia che la fa solo da comparsa... Quindi a mio avviso non c'è una disinformazione sulla campagna in Africa, ma c'è una volontà di tacere sulle brutte figure degli italiani nell'ambito della seconda guerra mondiale...

Beh a me sembra che i libri di storia tacciano su fatti ben più gravi:
- sui crimini di guerra italiani in Libia ed Etiopia, sull'uso dei gas sempre in Etiopia (proibito da un trattato firmato anche dall'Italia fascista)
- sulla guerra di Spagna
- sull'insipienza di Badaglio e del re l'otto settembre « Il governo italiano, riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo.Esse però reagiranno ad eventuali attacchi di qualsiasi provenienza »
(se fossimo stati noi sotto le armi allora che avremmo fatto: saremmo andati a casa, in montagna con i partigiani, nella Repplubica Sociale, o ci saremmo opposti in armi ai tedeschi come la divisione Aqui?)

Credo che in Italia, al contrario che in Germania ma a somoglianza dell'Austria, sia mancata una volontà di chiarezza ma ci sia stata una voglia nascondere lo sporco sotto il tappeto, di dimenticare:


Tarantella, fecemmoce 'e cunte,
nun vale chiú niente
'o passato a penzá:
quando nun ce stanno 'e tramme
'na carrozza é sempe pronta,
n'ata all'angolo sta giá.
Caccia oi nenna 'o crespo giallo,
miett'a vesta chiú carella,
'cu 'na rosa int'e capille
saje che 'nvidia 'ncuoll'a me.
Tarantella facennoce 'e cunte
nun vale chiú niente
'o "pe' comme" e 'o "pecché".

Basta che ce sta 'o sole,
ca c'é rimasto 'o mare,
'na nenna core a core,
'na canzone pe' cantá:
chi ha avuto, ha avuto, ha avuto:
chi ha dato, ha dato, ha dato,
scurdammoce 'o passato,
simmo 'e Napule, paisá.


Tarantella, 'stu munno é 'na rota,
chi saglie 'a sagliuta,
chi sta pe' cadé:
dice buono 'o motto antico,
ccá se scontano 'e peccate,
oggi a te, dimane a me!
Io 'nu poco fatto a vino
penzo 'o male e penzo 'o bene,
ma 'sta vocca curallina
cerca 'a mia pe' me vasá!
Tarantella e si 'o munno é 'na rota,
pigliammo 'o minuto
che sta pe' passá!

Basta ca ce sta 'o sole...

Tarantella, 'o cucchiero é n'amico,
nun 'ngarra chiú 'o vico
addó m'adda purtá:
mó redenno e mó cantanno,
s'é scurdato 'o coprifuoco,
vo' sultanto cammená...
Quanno sta a Santa Lucia,
"Signurí" ce dice a nuje,
"ccá ce steva 'a casa mia,
so' rimasto sultant'io".
E chiagnenno chiagnenno s'avvia,
ma po' 'a nustalgia
fa priesto a ferní.

Basta ca ce sta 'o sole...

di Fiorelli - Valente (1944); interprete Jimmy Roselli

Da notare che la voglia di dimenticare è diretta verso tutti: non solo verso gli eccidi nazi-fascisti ma anche verso le foibe.
E ci illudiamo del mito di 'Italiano brava gente'?
E di tutto nascondere ancora oggi ne paghiamo il prezzo.

Certo sul piano politico furono fatte un sacco di sciocchezze durante la seconda guerra mondiale (quella dell'armistizio e dell'indecisione totale del nostro governo fu veramente grave...), ma io stavo parlando dal punto di vista militare... Delle figuracce fatte dalle nostre truppe mal equipaggiate e mandate allo sbando si parla sempre molto poco...
 
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Bianconio
view post Posted on 21/8/2007, 11:18




Certo, gli eccidi compiuti in Libia, i gas asfissianti impiegati in Etiopia e, ancora prima, le stragi in Somalia. Basta leggere questo telegramma di Mussolini inviato al generale Graziani, l'8 luglio 1936: "Autorizzo ancora una volta Vostra eccellenza a iniziare e condurre sistematicamente la politica del terrore e dello sterminio contro i ribelli e le popolazioni complici. Senza la legge del taglione al decuplo non si sana la piaga in tempo utile. Attendo conferma." Per passare, poi, alle indiscriminate cacce all'uomo scatenate dalle autorità e compiute ad Addis Abeba da civili italiani in seguito ad un attentato a Graziani da parte di due studenti eritrei.
 
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DiegoLeoni
view post Posted on 21/8/2007, 14:19




CITAZIONE (Bianconio @ 21/8/2007, 12:18)
Certo, gli eccidi compiuti in Libia, i gas asfissianti impiegati in Etiopia e, ancora prima, le stragi in Somalia. Basta leggere questo telegramma di Mussolini inviato al generale Graziani, l'8 luglio 1936: "Autorizzo ancora una volta Vostra eccellenza a iniziare e condurre sistematicamente la politica del terrore e dello sterminio contro i ribelli e le popolazioni complici. Senza la legge del taglione al decuplo non si sana la piaga in tempo utile. Attendo conferma." Per passare, poi, alle indiscriminate cacce all'uomo scatenate dalle autorità e compiute ad Addis Abeba da civili italiani in seguito ad un attentato a Graziani da parte di due studenti eritrei.

Beh... Quale stato non fu opprimente con le proprie colonie scagli la prima pietra...
 
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Bianconio
view post Posted on 21/8/2007, 15:33




CITAZIONE (DiegoLeoni @ 21/8/2007, 15:19)
Beh... Quale stato non fu opprimente con le proprie colonie scagli la prima pietra...

Il bello è che c'è ancora chi ha il coraggio di definirli grandi civilizzatori!
Del resto se giustifichiamo le strage condotte dagli europei in Africa, non abbiamo il diritto di condannare quelli che fanno le stesse cose in Iraq e Afghanistan.
Ah già.... quelli sono barbari.
 
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bradipo1
view post Posted on 21/8/2007, 19:24




CITAZIONE (Bianconio @ 21/8/2007, 16:33)
Il bello è che c'è ancora chi ha il coraggio di definirli grandi civilizzatori!
Del resto se giustifichiamo le strage condotte dagli europei in Africa, non abbiamo il diritto di condannare quelli che fanno le stesse cose in Iraq e Afghanistan.
Ah già.... quelli sono barbari.

Quoto totalmente.
 
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DiegoLeoni
view post Posted on 22/8/2007, 00:06




CITAZIONE (Bianconio @ 21/8/2007, 16:33)
CITAZIONE (DiegoLeoni @ 21/8/2007, 15:19)
Beh... Quale stato non fu opprimente con le proprie colonie scagli la prima pietra...

Il bello è che c'è ancora chi ha il coraggio di definirli grandi civilizzatori!
Del resto se giustifichiamo le strage condotte dagli europei in Africa, non abbiamo il diritto di condannare quelli che fanno le stesse cose in Iraq e Afghanistan.
Ah già.... quelli sono barbari.

Col mio commento non volevo affatto giustificare tutti gli stati europei che hanno fatto il bello e il cattivo tempo in Africa, volevo solo dire che quello che ha fatto l'Italia ad esempio è stato fatto per molti più anni da inglesi, portoghesi, spagnoli e chi più ne ha, più ne metta...
 
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37 replies since 16/6/2007, 17:17   723 views
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