La Civiltà Micenea

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Vaede
view post Posted on 15/12/2007, 08:44




A quanto ne so le tavolette di creta erano delle "brutte copie". Alla fine dell'anno venivano, credo, copiate su di un altro supporto e, comunque, distrutte, altrimenti l'accumulo sarebbe stato spaventoso.

Per di più erano in creta cruda, per cui sono stati gli occasionali incendi dei "palazzi" in cui erano custoditi a permettere loro di arrivare fino a noi, cuocendole.

A questo proposito anni fa lessi un articolo davvero molto bello, su "Le Scienze" (che occasionalmente si occupa anche di archeologia).

Parlava della città di Pilo, tra le cui rovine sono state trovate le tavolette relative, mi pare, agli ultimi quattro mesi di vita prima della distruzione della città.

Sono, come tutte le tavolette di quel genere, delle semplici annotazioni di carattere burocratico, elenchi di prodotti distribuiti alla popolazione o ricevuti dal Palazzo sotto forma di tasse, per lo più, niente che possa far pensare a delle cronache o a delle opere letterarie.

Però si intuisce perfettamente il dramma Pilo stava vivendo: con la bella stagione ci si aspettava l'arrivo di una flotta dei "Popoli del Mare". E si sapeva che non ci sarebbe stata pietà.

Una tavoletta, per fare un'esempio, riporta i quantitativi di bronzo distribuiti ai fabbri, presumibilmente per realizzare armi: i fabbri sono parecchi, ma la quantità di bronzo è molto scarsa. Così si fa un po' per uno, in modo che tutti possano lavorare.

C'è una situazione di generale penuria. Forse le città da cui Pilo dipende per le importazioni sono già cadute o, semplicemente, i mari sono diventati troppo insicuri per il commercio.

Altrove è indicata la dislocazione di presidii sulle coste nella vicinanza della città.

L'ultima tavoletta è la più drammatica: sembra essere scritta da una mano diversa da quella degli scribi ufficiali, con lettere più grandi e più rozze. E' un breve elenco di persone presumibilmente destinate a fornire un sacrificio agli dei: un sacrificio umano.

Poi la stagione propizia per navigare arrivò, e con quella il nemico. La Pilo micenea bruciò per sempre, cuocendo tra le sue braci le tavolette di argilla e permettendo loro di arrivare fino a noi con il loro messaggio implicito di disperazione, paura e rassegnazione.

Nanni
 
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lemures
view post Posted on 15/12/2007, 13:06




Davvero molto interessante...come se fosse un'istantanea di quasi 3000 anni fa...
 
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Matteucci_M
view post Posted on 15/12/2007, 15:14




Mi ricorda l'arrivo profetico degli spagboli in america
 
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17 replies since 13/12/2007, 18:00   2940 views
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