I cugini dei neandertal

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caenorhabditis elegans
view post Posted on 1/3/2011, 18:05




In una caverna sui monti dell'Altai, in Siberia, sono stati trovati un paio di reperti che sembrano aprire un intero nuovo mondo per la paleontologia della specie umana. Si tratta di un mignolo e di un dente, ritrovati nella grotta detta Denisova. Fino a qualche anno fa avrebbero potuto dirci ben poco ma, oggi, le tecniche di sequenziamento del dna fossile sono migliorate moltissimo, in particolare per quanto riguarada reperti conservati in ambienti molto freddi.
L'indiscusso maestro di questa tecnica sembra essere Svante Pääbo, il finlandese che da anni si occupa di cercare tracce del dna neandertaliano nell'uomo moderno e che, recentemente, sembra averne trovate, anche se infinitesimali e in un campione molto limitato.
Pääbo si è quindi preoccupato di raccogliere e sequenziare il dna mitocondriale (che è trasmesso esclusivamente dalla madre) accertando così che si trattava di una nuova specie di ominide, diversa sia dal sapiens che dal neandertal, in seguito però l'esame del dna nucleare ha indicato una parentela abbastanza stretta proprio col neandertal. Si tratterebbe quindi di una sorta di cugino dei neandertaliani, che si sarebbero, a un certo punto, divisi in un ramo occidentale, quello europeo e ben conosciuto, e in uno orientale, di cui fino ad oggi si sapeva ben poco. Successivamente è stato esaminato il dna estratto dal dente, che è apparso subito come appartenente alla stessa specie di quello del proprietario del mignolo. E si tratta, viene precisato, di un dente dalla forma molto insolita. O è un'anomalia spuria oppure quella gente aveva denti assai strani, frutto forse dell'adattamento ad una dieta particolare.
Ma la cosa più straordinaria e sconvolgente è che il dna di questi "neandertal orientali" presenta una coincidenza di ben il 4,8% per cento di coincidenza non con il dna umano in generale ma, specificamente con quello delle popolazioni melanesiane, oggi residenti molto più a sud est della Siberia.
Insomma, durante la migrazione che ha portato gli antenati dei melanesiani dall'Africa fino all'australia, le due popolazioni si sarebbero incontrate e liberamente incrociate. A differenza di quanto successo in Europa, dove gli accoppiamenti fertili tra sapiens e neandertal occidentali sarebbero stati rarissimi, se pure sono mai avvenuti.
Si tratta di una scoperta, che se mai verrà confermata, appare sconvolgente, fino a tirar fuori dalla sua tomba l'ipotesi dell'evoluzione multiregionale e, quindi, a suscitare grandissime polemiche.
Ho ripreso la notizia da "Le Scienze" di Febbraio, l'originale articolo di Pääbo è stato publicato sulla rivista "Nature".
 
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Karma Negativo
view post Posted on 1/3/2011, 20:52




Bisognerebbe cercare di scoprire anche se questo fenomeno di incroci, che a quanto pare è accertato solo da un dente, sia effettivamente stato ampio o molto ridotto.
 
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1 replies since 1/3/2011, 18:05   84 views
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