atlantide: storia vera o leggenda?

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Karma Negativo
view post Posted on 26/7/2007, 19:24




Concordo con Nanni:
Quei cerchi, come è ben visibile, si trovano dove convergono tutte le linee...
Quindi: o sono dei segnaventi (quelli più grandi) o servono come punto di partenza per le linee in maniera da farla venire il più proporzionata possibile (quelli più piccoli).


Comunque:
Questa mappa è famosa per la zona di terra che unisce l'America del sud all'Antartide...
Può essere che la mappa sia stata fatta sbagliata o a casaccio, oppure qualcosa c'era realmente...
:mook:
 
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atlas96
view post Posted on 27/7/2007, 13:57




secondo te centra qualcosa gli ziqqurat nel mare del giappone?
 
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Karma Negativo
view post Posted on 27/7/2007, 17:49




Per me no, è troppa la distanza fra quello e l'ubicazione favolosa di Atlantide...
Può darsi che quello Ziqqurat sommerso contenga un segreto, ma questo segreto, ammeso che ci sia, non è di certo Atlantide...
 
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Paladino90
view post Posted on 27/7/2007, 23:15




Allora, allora, ci sarebbe molto da dire su Atlantide. A partire dalle descrizioni che Platone ne fa, nel Timeo.
La data fondamentale della caduta di Atlantide secondo Platone, e non vorrei sbagliarmi, è l'8.600 a.C, quindi siamo ancora nella Preistoria, dato che la scrittura nasce presso Sumeri ed Accadi nel IV millennio a.C. Eppure Platone descrive Atlantide come una società molto ben strutturata, divisa in caste, dal potente esercito la cui influenza dall'Atlantico, si estendeva fino alle coste dell'Africa, esercito che secondo il mito di Platone sarebbe stato sconfitto dagli antenati di Atene. Ora, le ipotesi più accreditate sulla posizione di Atlantide sono principalmente due: l'isola di Santorini, nel Mar Egeo e le Azzorre nell'Atlantico.
1) La prima ipotesi è molto vicina al racconto di Platone quand'egli dice che l'isola scomparve in un giorno ed una notte, e a Santorini c'è la spiegazione di tutto questo. Infatti, quello che ora è un vulcano che affiora di poche decine di metri sul livello dell'acqua, 8.600 anni fa era un vulcano alto diverse centinaia di metri che dominava la piccola isola. E' il vulcano più potente del Mediterraneo e uno dei più potenti al mondo.
Si sa per certo che eruttò seriamente due volte, una all'incirca nel periodo stimato da Platone, l'altra invece determinò la rovina della civiltà Minoica a Creta, la quale tuttavia non scomparve con l'eruzione ma con la successiva invasione dei Dori. Nell'8.600 a.C quel vulcano esplose con tanta violenza, da buttare nell'atmosfera centinaia di migliaia di tonnellate di ceneri, tanto che lo stesso clima subì un raffreddamento per alcuni anni, il vulcano crollò completamente su se stesso e si inabissò per decine di metri. Passano i secoli ed eccolo che oggi sta riaffiorando. Tuttavia sembra che non tutti gli Atlantidei morirono a Santorini e nei dintorni.
Qualche marinaio, venuto a sapere del fatto, sembra si sia spostato in Egitto dove abbia fondato le prime cittadine lungo il Delta del Nilo e il suo corso superiore. E'un ipotesi remota, visto che le prime testimonianze della civiltà egizia non sono precedenti al IV millennio.
2) La seconda ipotesi si basa sul fatto che presso le Azzorre c'è una conformazione del fondale oceanico approssimativamente simile alle misure date da Platone, e si ipotizza che le isole siano i resti di un antica, unica isola molto più grande. Ma c'è da chiedersi per cosa siano scomparse. Un maremoto avrebbe dovuto essere di una potenza apocalittica per spazzare via ed inabissare un isola, e nessun vulcano nelle vicinanze sarebbe stato abbastanza potente. Ora, io azzerderei all'unica ipotesi possibile. Un meteorite, che, anche se non fosse caduto nelle vicinanze avrebbe avuto effetti devastanti, provocando impressionanti terremoti e maremoti. E' un ipotesi che non si deve escludere. Dei meteoriti caduti sulla Terra nell'antichità sappiamo ben poco, e quello che annientò 100 km2 di foresta in Siberia all'inizio del Novecento passò del tutto inosservato, ed era lungo poche decine di metri.
 
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Vaede
view post Posted on 28/7/2007, 08:07




Un meteorite lascia molte tracce, il cratere, innanzi tutto, oltre ad uno strato di ceneri ed altri residui ben riconoscibili.

E non si può parlare di un meteorite caduto in mare: avrebbe dovuto colpire materialmente l'isola di Atlantide, altrimenti non c'è onda di tsunami che tenga, si sarebbe limitato a dare una bella lavata, magari sterminando ogni forma di vita ma lasciando intatta la massa dell'isola.

Inoltre un meteorite veramente grosso, e questo avrebbe dovuto esserlo, almeno credo, provoca dei danni giganteschi con estinzioni di massa e cambiamenti climatici della durata di centinai di migliaia di anni.

Il vulacno di Santorini sembra un candidato migliore.

Nanni
 
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atlas96
view post Posted on 28/7/2007, 11:04




se quel meteorite era lungo un kilometro o più può creare effetti devastanti. ma sicuramente inpossibile che sia stata una bomba a provocare l'addio ad atlantide! un amico diceva così! io non ci credo!

 
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Karma Negativo
view post Posted on 29/7/2007, 10:35




-.-' -.-' -,.,- -.-' -.-'
COME AVREBBE MAI POTUTO ESSERE UNA BOMBA?

UNA COSA CHE NON ESISTE NON PUO' AVER CAUSATO UN FICO SECCO!!!!!!!!!!!!!!!!!
-.-' -.-' -,.,- -.-' -.-'



Parlando SERIAMENTE:
Il meteorite, come dice Nanni, dovrebbe aver centrato in pieno l'isola per affondarla...
Quindi la cosa diventa pressochè improbabile (non dico impossibile, ma almeno improbabile).

Adesso io prendo in considerazione un'altra ipotesi:
CITAZIONE
sterminando ogni forma di vita ma lasciando intatta la massa dell'isola.

Potrebbe essere che la civiltà sia stata spazzata via, l'isola abbia cambiato di forma a causa degli scombussolamenti (maremoti, terremoti, tsunami) e che il suo ricordo sia stato trasformato nel tempo come è successo per i poemi omerici prima di diventare tali (e anche dopo)...
 
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lemures
view post Posted on 29/7/2007, 13:34




Effettivamente :mook: ha ragione, le isole sono comunque ancorate al fondale, non esistono isole fluttuanti che possono essere bucate e affondate!l'ipotesi più plausibile sembra quella che un grosso e imprecisato cataclisma abbia distrutto qualsiasi forma di vita e traccia lasciata da essa e abbia radicalmente modificato la morfologia dell'isola (eruzione, tsunami etc) tale da non renderla più riconoscibile...
 
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Vaede
view post Posted on 29/7/2007, 22:53




CITAZIONE (lemures @ 29/7/2007, 14:34)
Effettivamente :mook: ha ragione, le isole sono comunque ancorate al fondale, non esistono isole fluttuanti che possono essere bucate e affondate!l'ipotesi più plausibile sembra quella che un grosso e imprecisato cataclisma abbia distrutto qualsiasi forma di vita e traccia lasciata da essa e abbia radicalmente modificato la morfologia dell'isola (eruzione, tsunami etc) tale da non renderla più riconoscibile...

Ecco qua un bell'esempio di come un'isola può essere distrutta quasi completamente::

image



E proprio Santorini, cioè Thira. Ovviamente così come è oggi. Lo spazio delimitato dalla mezzaluna dell'isola e dalla più piccola isola di Thirasia è una caldera vulcanica e, un tempo, era terraferma. L'isola cioè era circolare, dominata probabilmente da un basso vulcano a scudo. Immaginiamolo terrazzato ed avremo una rappresentazione abbastanza fedele a quella tradizionale di Atlantide postata da Atlas.

Poi la caldera collassò. Fu un tipo di eruzione molto diversa, per capirsi, da quella del Vesuvio. Un enorme serbatoio di lava si era accumulato sotto il vulcano ma l'eruzione non avvenne da un cratere posto alla sommità del cono vulcanico, bensì dai lati. Quando il serbatoio si fu parzialmente svuotato il cono si trovò letteralmente a poggiare sul vuoto, e sprofondò. Sprofondando contribui ad espellere quello che era rimasto della lava tutto intorno. Poi l'acqua del mare si precipitò nello spazio rimasto libero e rimbalzò verso l'esterno provocando una gigantesca onda di tsunami.

E' quello che di recente è successo a Krakatoa. Come là un piccolo cono vulcanico, un duomo, in gergo tecnico, si è riformato al centro della caldera. Ma, mentre Anak Krakatoa, il figlio di Krakatoa, è tuttora in crescita e sta raggiungendo dimensioni preoccupanti, quello al centro della caldera di Santorini sembra inattivo. Probabilmente il serbatoio di magma non si è più riformato.

Per fortuna, perché l'esplosione di Santorini deve aver dato una bella botta alle coste dell'intero Mediterraneo e sembra coincidere abbastanza bene con la fine della civiltà Minoica.

In ogni caso interessanti resti probabilmente micenei sono stati ritrovati sul fondo marino circostante l'isola, che doveva essere un importante centro di quella cultura o comunque dello stesso periodo.

Nanni
 
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atlas96
view post Posted on 30/7/2007, 09:02




praticamente l'isola nella mia mappa è capovolta: ed è più o meno uguale alla santorini, soltanto che a causa dei fenonimi atmosferici, terremoti ed eruzioni, ha cambiato forma. se quella è atlantide saremo i primi a scoprirlo?
speriamo di sì, così diventiamo famosi (beh... si fa per dire).
 
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Vaede
view post Posted on 30/7/2007, 09:27




CITAZIONE (atlas96 @ 30/7/2007, 10:02)
se quella è atlantide saremo i primi a scoprirlo?
speriamo di sì, così diventiamo famosi (beh... si fa per dire).

Eh no, no... Purtroppo... L'ipotesi gira da tempo.
Ci sono delle incongruenze con il racconto platoniano... La più ovvia è che, per quanto le si sposti verso est, è difficile immaginare Santorini al di là delle Colonne d'Ercole, rispetto al mondo greco.

Però ho trovato tracce (non piì di un articoletto su di una rivista scientifica, sfortunatamente) di una catastrofe non vulcanica talmente violenta dall'aver influenzato il clima globale della terra. Il che per un evento non vulcanico è una cosa notevole.

Una porzione di una delle isole Baleari sarebbe franata in mare, succede anche questo. La piattaforma su cui era poggiata si sarebbe inclinata gradualmente a causa della dinamica delle zolle continentali. Ad un certo punto si sarebbe formata una frattura orizzontale lungo uno strato di bassa resistenza facendo scivolare giù un enorme massa di rocce e causando onde di tsunami veramente eccezzionali.

Però mi pare che l'evento sia collocato temporalmente a decine di migliaia di anni da oggi... Poco dal punto di vista geologico, troppo da quello storico.

Nanni
 
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atlas96
view post Posted on 19/8/2007, 19:04




"E' sotto un'isola al largo della Sierra Leone. Lo dimostrano i cerchi concentrici." Ed è tutto merito di Platone...

oggi forse la vicenda cessa di essere un mito per entrare a pieno diritto nella Storia. L'artefice della svolta è Marcello Cosci, 78 anni, un professore pisano che da trent'anni si occupa di aerofotointerpretazione ed elaborazione computerizzata di immagini satellitari per la ricerca e lo studio di siti archeologici sepolti. E che nel libro " Dai satelliti le prime immagini della mitica Atlantide: ( Felici Editore ) avanza un'ipotesi ben documentata sul possibile ritrovamento del sito su cui si ergeva Atlantide: l'isola di Sherbro al largo della Sierra Leone.

"Come molti conoscevo la storia di Atlantide, ma non mi ero mai appassionato all'argomento fino all'estate del 2004", racconta Cosci. " Proprio tre anni fa, "costretto" per amore dei miei nipoti a passare le vacanze al mare, mi imbattei in un libro sgualcito in vendita su una bancarella: l'edizione economica, dal prezzo irrisorio, di una ricerca condotta da Jim Allen intitolata Atlantide, L'ultima verità. Nelle Ande la soluzione al più grande mistero di tutti i timpi. Quel libro mi appassionò così tanto che, tornato a casa, cominciai ad approfondire le mie ricerche sull'argomento."

Il punto di partenza non poteva essere altro che i Dialoghi di Platone. l'opera in cui, per la prima volta, si cita Atlantide. Una ricerca che si rivela subito molto coplessa. "La difficoltà più grande è stata quella di estrapolare solo i brani in cui si parla del continente scomparso. Nei dialoghi di Timeo e Crizia, infatti, si narra di questo e di molti altri argomenti", dice Cosci, già direttore del Laboratorio di fotointerpretazione archeologica dell'Università di Siena.

Ma i versi di Platone si rivelano una fonte preziosa. A partire dalla leggenda legata alla nascita di Altnatide.

"Poseidone, il dio del mare, dopo aver generato con una donna mortale cinque coppie di gemelli maschi, aveva isolato la collina dove abitava la giovane madre circondandola con due cerchi concentrici di terra e tre di acqua. Un modo per proteggere l'amata, ma anche il cuore dell'Impero, la sede della futura "capitale". Al maggiore dei suoi figli, il primo nato della prima coppia di gemelli il cui nome era Atlante, aveva assegnato il lotto della madre che era il più esteso e il migliore e lo aveva fatto re su tutti. Poi aveva suddiviso tra gli altri figli la parte restante dell'isola.

"Platone, ed è questo forse il punto che ha fuorviato molti degli studiosi, parla sempre genericamente di "isola": come entità geografica, come collina protetta dai cerchi di terra e mare, come Impero. Leggendo più attentamente i Dialoghi, si capisce che Atlantide era ubicata in u lontano punto dell'Oceano Atlantico. Un'isola-Impero dunque, dalla quale i dieci fratelli governavano sulle altre isole dello stesso mare, su parti del continente e sulle colonie fondate in Europa e in Etruria. E che, quindi estendeva il suo confine settentrionale fino alle Colonne d'Ercole, di fronte alla regione oggi chiamata Gadirica."

Per moltissimi tra quanti hanno cercato di individuare Atlantide, una città affascinante sulla quale sono stati scritti 24 mila libri, il sito va individuato nelle profondità marine. Errore, secondo il ricercatore pisano, al quale tre mesi di studio dei Dialoghi hanno dato convinzioni diverse sulla scomparsa della mitica civiltà.

"Platone scrive: "Avvennero terribili terremoti e diluvi... Atlantide scomparve sprofondando nel mare...". Ma più avanti spiega che il cataclisma che l'aveva distrutta cancellando ogni forma di vita aveva emplicemente ricoperto di melma la collina, i cerchi di mare, il canale che collegava la metropoli al mare: "Adesso il passaggio fino al mare aperto è reso impraticabile alla navigazione a causa di una melma insormontabile". Se la mia interpretazione era giusta l'isola doeva essere ancora lì, dove Platone l'aveva indicata ecoli prima."

Pur consapevole delle mille difficoltà a cui stava andando incontro, ma determinato a dimostrare la validità delle sue teorie, il professor Cosci ha adottato un metodo di ricerca ai utilizzato prima dagi studiosi: e moderne e sofisticate tecnologie informatiche.

"Mi sono servito delle immagini satellitari registrate dai sensori satelitari in diverse fasi dell'anno. Le stagioni, il tasso di umidità o semplicemente la presenza di nuvole ( tutt'altro che irrilevanti in un territorio come quello che volevo analizzare dove da aprile a novembre imperversa la stagione delle piogge ) possono influire negativamente sulla rilevazione di manufatti sepolti, ovviamente se e quando ce ne sono. ho passato in rassegna le immagini di tutte le isole dell'Oceano Atlantico, circa un centinaio, distribuite lungo la costa occidentale dell'Africa. E ricordo ancora l'emozione che ho provato quando sono arrivato ad analizzare le immagini dell'isola di Sherbro, al largo della Sierra Leone. Incredulo mi sono alzato dalla scrivania per schiarirmi le idee. Non riuscivo a crederci: era tutto lì, davanti ai miei occhi. Lo spettro dei colori metteva in chiaro risalto le tracce di umidità presenti nel sottosuolo, segno dei cerchi concentrici di terra e di mare che circondavano la collina dove risiedeva la stirpe regale. Atlantide era lì, l'avevo trovata, sepolta da un plurimillenario strato di fango su un'isola dell'Oceano. I resti delle strutture murarie sono chiaramente visibili sulla sacra collina, così come l'ampio canale che la collegava con il mare e il grande impianto portuale."

Adesso non resta da fare che un ultimo passo per consegnare Atllantide alla Storia: gli scavhi archeologici sul posto.
 
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Karma Negativo
view post Posted on 20/8/2007, 14:01




"smentendo in modo assoluto l'ipotesi di Cosci"...
 
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Vaede
view post Posted on 20/8/2007, 16:59




Questa è Sherbro, riresa dal satellite. il Link all'immagine si google map è questo. Così ciascuno se lo può ingrandire fino al limite consentito.

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Sinceramente, anche se non sono un esperto nell'interpretazione delle mappe, non riesco proprio a capire dove avrebbe dovuto essere collocata Atlantide su quest'isola. Lunga, se ho calcolato bene, circa cinquanta chilometri lungo l'asse orizzontale. Le strutture rocciose orientate da est ad ovest sembrano essere pieghe di compressione rocciose ed escludo che possano essere state attraversate da canali, la parte settentrionale sembra essere piatta e, probabilmente paludosa.

Non vedo alture che potrebbero aver ospitato l'Atlantide così come viene di solito rappresentata, a parte forse quella che si trova all'estremità orientale, anche lei parecchio irregolare, però.

Posto interessante, però.

Nanni
 
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99 replies since 16/6/2007, 09:37   1022 views
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