| La P2 in qualche modo la conosco, beninteso da lontano. Però ho avuto contatti con persone che Licio Gelli aveva cercato di reclutare. Il meccanismo era abbastanza semplice, e molto lungimirante.
Gelli aveva un'attività di grossista di pellami. Cominciò ad entrare in contatto con persone che potevano avere un buon avvenire, giovani promettenti funzionari dello stato, giornalisti all'inizio della carriera, imprenditori con buone prospettive di successo futuro, giovani politici aggressivi.
Li invitava ad Arezzo, al suo magazzino, e faceva loro dei regali... A quanto ne so soprattutto giacconi, nel frattempo li sondava. Se le persone superavano l'esame li invitava di nuovo e infine proponeva loro di iscriversi alla sua loggia massonica.
Da qui le mie personali conoscenze cessano e quella che segue è pura ricostruzione. Presumo che la Loggia P2 fosse presentata come una sorta di società di mutuo soccorso, perché questo sono oggi le logge massoniche: consorterie i cui membri si impegnano ad aiutarsi tra loro in caso di necessità, favorendo ciascuno la carriera dell'altro.
Col tempo molti dei prescelti fecero carriera, raggiungendo talvolta i vertici della loro professione.
Nel frattempo Gelli elaborava, per una sorta di cerchio interno, un suo piano politico i cui atti sono stati almeno in parte resi pubblici dopo la commissione Anselmi. La tattica è piuttosto chiara: infiltrazione dei singoli partiti, preferibilmente di centro ma appartenenti a tutti gli schieramenti.
La strategia non mi è altrettanto chiara, ma doveva essere alquanto reazionaria: chiudere la porta a qualsiasi prospettiva di alleanza con il PCI, delegittimare i sindacati e vanificare il meccanismo delle elezioni tramite la presenza di piduisti in tutte le liste.
Sfortunatamente per lui la sua loggia fu a sua volta infiltrata, dapprima da finanzieri poco onesti e poi da esponenti della malavita organizzata a tutti gli effetti. Non saprei dire quanto Gelli ne fosse a conoscenza, almeno in parte doveva esserlo. Sindona e Calvi morirono assassinati, il complotto fu disvelato e le liste degli adepti rese pubbliche.
Purtroppo non sappiamo chi fosse parte della cerchia interna e che fosse semplicemente convinto di partecipare ad una loggia massonica come ce ne sono molte altre. Tra i membri attivi spicca il nome di Silvio Berlusconi che, almeno per alcuni aspetti, ha continuato a portare avanti l'ideologia di Gelli.
Nanni
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