il numero della bestia

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oea
view post Posted on 10/6/2008, 22:05




si diceva che il numero della bestia potrebbe essere frutto della necessità, per l'autore dell'Apocalisse (appartenente alla scuola di San Giovanni Evangelista, dunque vicino al dualismo luce-tenebre, bene-male della gnosi cristiana), di rendere chiara la condanna dell'immanentismo, nel quale gli gnostici più dei trinitari rischiavano di cadere. e si diceva che il problema di conciliare Immanente e Trascendente nella ricerca della Verità si poneva anche agli gnostici di altre religioni. nell'islam, gli gnostici (i sufi) lo risolsero in vario modo, e il più poetico è il mito del Simurgh.
ve lo racconto, secondo la versione che ne dà il poeta iraniano farid ud-din attar (morto intorno al 1230 d.c.), nel poema mantiq ut-tair (il parlamento degli uccelli). il mantiq ut-tair ha nella letteratura dell'iran islamico lo stesso ruolo, e la stessa fama, che in occidente ha la divina commedia

prima sono necessarie due premesse sui simboli centrali del poema di attar:
- gli uccelli sono metafora delle anime individuali, per la loro capacità di "volare alto" alla ricerca del bene (cfr. i versi di montale: "bene non seppi, fuori del prodigio/ che schiude la divina indifferenza:/ era la statua nella sonnolenza/ del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato").
- il Simurgh, noto anche come la fenice capace di risorgere dalla sue ceneri, è l'anima del mondo, un uccello che il signore d'ogni singolo uccello; e ogni uccello, quando si leva in alto, ne intuisce o ne spera l'esistenza, pur non avendolo mai visto, pur non potendo mai essere certo che esista.

un giorno, uno stuolo di uccelli, sotto la guida dell'upupa (l'ilare uccello dei poeti di un'altra poesia di montale, che sembra conoscere attar), si riunisce in parlamento, e decide di tentare l'estrema avventura: raggiungere la vetta, considerata inaccessibile, del monte khaf, dove la leggenda dice che viva , muoia, e risorga dalla proprie ceneri il Simurgh. nel viaggio, parlano fra loro dei mille dubbi che li attanagliano, e delle poche cose che sanno, diverse per ognuno.
attraversano sette valli, e le difficoltà spingono molti alla rinuncia, molti portano a morte.
delle centinia che avevano tentato l'impresa, trenta uccelli, guidati dall'upupa, alla fine del viaggio tremendo (le ultime valli sono quella della morte, e quella della disperazione) raggiungono la vetta del khaf.
e lì scoprono d'essere un solo uccello, pur essendo e restando trenta uccelli diversi. in quel preciso momento, il Simurgh risorge dalle sue ceneri, e sa di essere quei trenta uccelli, quell'unico uccello.

attar riesce (come dante nell'ultimo canto del "paradiso") a rendere intuibile come uno gnostico dualista e dunque tentato dall'immanentismo (la divinità equivale al Bene, alla Luce che "le tenebre non hanno accolto") possa riconciliarsi con la fede nella Trascendenza (la Divinità trascende ciò che noi chiamiamo "bene" e "male"): trenta anime distinte restano trenta anime distinte eppure sono una sola Anima.

ma una soluzione come quella di attar, per quanto sia di una bellezza mozzafiato, non è mai del tutto soddisfacente, ed il motivo per cui non lo è ce lo racconta con la solita amara ironia il solito eugenio montale, in una delle sue "poesie disperse":

OBIEZIONI

Il Creatore fu increato? Questo
può darsi ma è difficile pensarlo
imprigionati
come siamo nel tempo e nello spazio.
E se non fu increato, anzi diventa
tardivamente opera nostra, allora
tutto s'imbroglia. Siamo Dio, a miliardi,
anche i poveri e i pazzi e ora soltanto
ce ne accorgiamo? E poi, con quanta voglia?

dunque, è plausibile che di fronte a queste difficoltà lo gnostico-dualista autore dell'Apocalisse, consapevole come montale che non possiamo pensare l'Increato (il Trascendente, l'Eterno) imprigionati come siamo nello spazio-tempo, e consapevole anche della debolezza della posizione trinitaria di fronte al problema dell'origine del male (vedi la poesia di montale nell'altro mio post in questo topic), abbia voluto limitarsi ad una ferma condanna dell'immanentismo equiparando proprio questo al Male, attraverso l'invenzione della "bestia" e del suo "numero", e senza altro tentativo che questo per indicare e limitare il rischio immanentista della gnosi.

Edited by oea - 11/6/2008, 00:28
 
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bradipo1
view post Posted on 10/6/2008, 23:26




Unisco i miei complimenti a quelli di Lemures.
 
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mo_
view post Posted on 29/9/2008, 19:40




Un aneddoto:
nell'Apocalisse di Giovanni sta scritto questo al 13/18:

CITAZIONE
Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.

Mi soffermerei sul:
CITAZIONE
Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia

ovvero è che con l'intelligenza ci si può arrivare.

Allora mettiamola su un piano che non sia matematico ma comune italiano volgare: 6 come si scrive in Italiano?

sei.

sei oltre ad essere un numero è anche la seconda persona del verbo essere.
Indicare una persona con sei vuole dire giudicare.
(Gesù ci insegna a non giudicare affatto)
Se sei, sei, sei vuole dire giudicere molte volte e sei sei sei è il numero della bestia allora è la bestia che giudica!
Allora se ne deduce che sia il giudizio della bestia!

Altro aneddoto:
In inglese come si dice sesso?
sex
e sei?
six
e xxx?
sex sex sex
(se (sex sex sex = xxx) ed (ics ics ics simile a six six six))
per la matematica booleana deriva: = peccato?
è questo il nome di uomo?: peccatore?

allora 666 è il giudizio del pecccatore?

Edited by mo_ - 29/9/2008, 21:09
 
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skajd
view post Posted on 1/10/2008, 12:18




CITAZIONE (mo_ @ 29/9/2008, 20:40)
Un aneddoto:
nell'Apocalisse di Giovanni sta scritto questo al 13/18:

CITAZIONE
Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.

Mi soffermerei sul:
CITAZIONE
Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia

ovvero è che con l'intelligenza ci si può arrivare.

Allora mettiamola su un piano che non sia matematico ma comune italiano volgare: 6 come si scrive in Italiano?

sei.

sei oltre ad essere un numero è anche la seconda persona del verbo essere.
Indicare una persona con sei vuole dire giudicare.
(Gesù ci insegna a non giudicare affatto)
Se sei, sei, sei vuole dire giudicere molte volte e sei sei sei è il numero della bestia allora è la bestia che giudica!
Allora se ne deduce che sia il giudizio della bestia!

Altro aneddoto:
In inglese come si dice sesso?
sex
e sei?
six
e xxx?
sex sex sex
(se (sex sex sex = xxx) ed (ics ics ics simile a six six six))
per la matematica booleana deriva: = peccato?
è questo il nome di uomo?: peccatore?

allora 666 è il giudizio del pecccatore?

Più che interessante...
I due aneddotti potrebbero avvicinarsi, ma io non credo si sia colpito il fulcro, anche se il primo aneddoto mi ha colpito molto...però davvero i miei complimenti...hai pensato a qualche altra ipotesi?
 
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bradipo1
view post Posted on 1/10/2008, 13:46




In che lingua è stata scritta l'apocalisse?
 
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mo_
view post Posted on 1/10/2008, 16:34




Penso che sia stata scritta in greco, ma lascio ad altri la risposta.
Quello che mi fa pensare è che le lingue antiche non si sono estinte nel parlare comune e che i linguaggi nei secoli si sono tramandati sotto mentite spoglie parole che rappresentano concetti ben precisi.
La mia è solo un'ipotesi che non pretende di essere esatta.

CITAZIONE
hai pensato a qualche altra ipotesi?

purtroppo no, sono a digiuno di lingue antiche.

Ciao

Edited by mo_ - 1/10/2008, 19:07
 
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clarapam
view post Posted on 1/10/2008, 17:29




CITAZIONE (bradipo1 @ 1/10/2008, 14:46)
In che lingua è stata scritta l'apocalisse?

credo proprio in greco, dato che la parola "apocalisse" deriva dal verbo greco :alfa: :pi.: :omicron: :kappa: :alfa: :lambda: :ypsilon: :pi.: :tau: :omega: (apocalùpto).
 
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clarapam
view post Posted on 1/10/2008, 17:44




e oltretutto in greco "sei" si dice :epsilon: :xi.: (ex). la traslitterazione è sex a causa dello spirito aspro sulla :epsilon: . Da qui il "sex" latino e il "six" inglese.
 
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mo_
view post Posted on 3/10/2008, 22:30




Ce n'é abbastanza per un romanzo di Dan Brown <_<
 
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Warci Lich
view post Posted on 4/10/2008, 12:02




Tutti si spaventano per l'Apocalisse, anche se in realtà sarebbe il momento in cui c'è una giustizia sia terrena che divina su tutti.
 
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moltengod
view post Posted on 4/10/2008, 19:04




CITAZIONE (clarapam @ 1/10/2008, 18:29)
CITAZIONE (bradipo1 @ 1/10/2008, 14:46)
In che lingua è stata scritta l'apocalisse?

credo proprio in greco, dato che la parola "apocalisse" deriva dal verbo greco :alfa: :pi.: :omicron: :kappa: :alfa: :lambda: :ypsilon: :pi.: :tau: :omega: (apocalùpto).

Ma essendo stata scritta da Giovanni, ed essendo secondo la tradizione Palestinese, non ne sono tanto sicuro
Certo il libri pervenuti a noi sono praticamente tutti il lingua greca, ma non è detto che siano comunque gli originali aramaici
 
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Karma Negativo
view post Posted on 5/10/2008, 19:03




CITAZIONE (moltengod @ 4/10/2008, 20:04)
CITAZIONE (clarapam @ 1/10/2008, 18:29)
credo proprio in greco, dato che la parola "apocalisse" deriva dal verbo greco :alfa: :pi.: :omicron: :kappa: :alfa: :lambda: :ypsilon: :pi.: :tau: :omega: (apocalùpto).

Ma essendo stata scritta da Giovanni, ed essendo secondo la tradizione Palestinese, non ne sono tanto sicuro
Certo il libri pervenuti a noi sono praticamente tutti il lingua greca, ma non è detto che siano comunque gli originali aramaici

Vero.
Il greco prende piede solo dopo l'evangelizzazione dei gentili.
 
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clarapam
view post Posted on 5/10/2008, 21:28




e infatti io non ne so nulla, dicevo per dire..

comunque giusto ieri il professore di storia dell'arte spiegava che nella cabala ebraica era normalissimo attribuire ad ogni nome un numero, e che quindi non c'è da stupirsi di quanto detto nell'Apocalisse. La fregatura, diceva, sta nel fatto che per quanto possa essere relativamente facile risalire da un nome al suo numero, il contrario non lo è affatto. il numero 666 dovrebbe designare un nome, ma poichè ci sono tantissime combinazioni, il nome da individuare è pressochè irraggiungibile. Al giorno d'oggi c'è chi afferma che il personaggio in questione sia Bill Gates ( :blink: ).
 
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Karma Negativo
view post Posted on 5/10/2008, 22:45




CITAZIONE (clarapam @ 5/10/2008, 22:28)
e infatti io non ne so nulla, dicevo per dire..

comunque giusto ieri il professore di storia dell'arte spiegava che nella cabala ebraica era normalissimo attribuire ad ogni nome un numero, e che quindi non c'è da stupirsi di quanto detto nell'Apocalisse. La fregatura, diceva, sta nel fatto che per quanto possa essere relativamente facile risalire da un nome al suo numero, il contrario non lo è affatto. il numero 666 dovrebbe designare un nome, ma poichè ci sono tantissime combinazioni, il nome da individuare è pressochè irraggiungibile. Al giorno d'oggi c'è chi afferma che il personaggio in questione sia Bill Gates ( :blink: ).

Se lo dice il Buon Ciuga, dev'essere vero per forza :yee:
 
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clarapam
view post Posted on 5/10/2008, 22:54




CITAZIONE (Karma Negativo @ 5/10/2008, 23:45)
CITAZIONE (clarapam @ 5/10/2008, 22:28)
e infatti io non ne so nulla, dicevo per dire..

comunque giusto ieri il professore di storia dell'arte spiegava che nella cabala ebraica era normalissimo attribuire ad ogni nome un numero, e che quindi non c'è da stupirsi di quanto detto nell'Apocalisse. La fregatura, diceva, sta nel fatto che per quanto possa essere relativamente facile risalire da un nome al suo numero, il contrario non lo è affatto. il numero 666 dovrebbe designare un nome, ma poichè ci sono tantissime combinazioni, il nome da individuare è pressochè irraggiungibile. Al giorno d'oggi c'è chi afferma che il personaggio in questione sia Bill Gates ( :blink: ).

Se lo dice il Buon Ciuga, dev'essere vero per forza :yee:

sì ma quell'uomo è matto.... a un certo punto ha tirato indietro gli occhi, ha alzato le sopracciglia e ha cominciato a dire strane robe a voce bassa. faceva paura per davvero, altro che bill gates.
 
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32 replies since 8/6/2008, 20:47   1016 views
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