Vaede |
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| A me la Farsaglia è piaciuta moltissimo, è movimentatissima, sanguigna e sembra (non so se lo sia realmente) scritta di getto.
Fa riflettere inoltre che sia stato possibile far circolare un testo così decisamente avverso alla legittimità della famiglia imperiale ancora sotto Nerone.
Va bene che Lucano alla fine fu eliminato, ma occorsero circostanze specifiche (anche se magari false) e la sua opera continuò tranquillamente a circolare.
Un dettaglio mi ha colpito, continuando a girarmi in mente come un tarlo: come sia possibile che, ad un certo punto, Lucano sembri confondere Farsalo con Filippi. Per un'opera che ha pretese didattiche (so che è considerato anche un testo storiografico) la cosa appare veramente strana.
Una cosa voluta o un lapsus? Ho sempre avuto la sensazione che questo dettaglio possa dirci qualcosa sul modo in cui gli antichi percepivano la realtà, ma mi è difficile spiegare in che senso.
Nanni
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