| Jack lo squartatore (in inglese Jack The Ripper) è lo pseudonimo dato ad al serial killer che ha agito a Londra, nel quartiere degradato di Whitechapel e nei distretti adiacenti, nell'autunno del 1888. Il nome è tratto da una lettera, pubblicata al tempo delle uccisioni, destinata alla Central News Agency e scritta da qualcuno che dichiarava di essere l'assassino. Durante la sua attività criminale, sono state attribuite a Jack lo squartatore cinque vittime, ma è possibile che abbia ucciso anche altre persone. Il primo delitto ha dato modo di conoscere, oltre all'abilità del killer, anche il suo modus operandi e la tipologia delle sue vittime, soltanto prostitute sventrate e sgozzate. Jack lo squartatore non è mai stato catturato, identificato o condannato: ad oltre cento anni di distanza dal momento in cui era in grado di terrorizzare il quartiere di Whitechapel e l’intera città di Londra, ancora non sappiamo nulla di lui. A parte il fatto che ha ucciso e mutilato almeno cinque donne, tutte prostitute. Sulla natura della sua identità sono state avanzate molte, moltissime ipotesi: si pensava, vista la precisione delle (macabre) incisioni chirurgiche inferte alle sue vittime, che fosse un medico, o comunque un uomo di una certa cultura. Secondo Stephen Knight, autore del volume Jack The Ripper: The Final Solution, Jack non era altro che una copertura legata ad una cospirazione della famiglia reale, per proteggere il matrimonio indesiderato di un nipote della regina con una donna di modeste origini e per di più cattolica. La tesi del complotto reale identificherebbe il killer con il medico della regina Vittoria, che dopo aver fatto internare la moglie non gradita ai reali, si vide costretto a far sparire le testimoni, cioè le donne con cui Mary Kelly (una delle vittime di Jack), a conoscenza dei fatti, era entrata in contatto. Il tutto per far sì che il matrimonio rimanesse segreto e la figlia nata da quell’unione non venisse mai riconosciuta. Questa tesi, che ha ispirato il suggestivo film con Johnny Depp From Hell – La leggenda di Jack lo squartatore, fra le teorie moderne relative al caso di Jack è fra le più affascinanti, ma non fra le più accreditate. Come ricorda Massimo Polidoro nel suo libro Grandi gialli della storia, in cui una sessantina di pagine vengono dedicate alle teorie sull’identità di Jack lo squartatore, nel corso degli anni i sospettati – identificati dai vari studiosi o semplici appassionati della vicenda – sono stati oltre cento. E le loro vicende sono state raccontate in oltre cinquecento libri: la “verità” su Jack lo squartatore, ad oltre un secolo di distanza, fa ancora “vendere” molto. Il punto è che la verità su Jack non esiste. Polidoro riassume con dovizia di particolari i fatti avvenuti a Whitechapel, le lettere del presunto assassino e le considerazioni della polizia, capeggiata dall’ispettore Abberline. Alla fine, oltre a quello del medico della regina, spuntano fuori diversi nomi. George Chapman, immigrante polacco che aveva studiato chirurgia e che avvelenò ben tre mogli; il pittore Walter Sickert, noto alle cronache moderne per essere il “favorito” della scrittrice Patricia Cornwell nella “classifica” dei sospetti che potrebbero essere identificati con Jack; una donna – anche lei senza nome e quindi ribattezzata Jill la squartatrice – che mentre tutti cercavano un uomo si aggirava indisturbata per la città; Joseph Barnett, il violento ex compagno di Mary Kelly. Come sappiamo, le teorie si sprecano. Per identificare Jack sono stati fatti addirittura i nomi del padre di Winston Churchill, di Lewis Carroll, di Oscar Wilde... Tutti, naturalmente, protagonisti di teorie tanto sensazionali quanto prive di fondamento. La vera identità di Jack lo squartatore, quindi, resta un mistero. Forse per via della carenza di affidabili metodi investigativi dell’epoca (molti sono i sospettati che corrisponderebbero al profilo, ma inesistenti sono le prove schiaccianti nei loro confronti). Il test del DNA e le moderne tecniche di rilevazione di impronte, fibre e tracce biologiche probabilmente avrebbero fatto la differenza. Ma, se così fosse stato, il mistero di Jack probabilmente non sarebbe sopravvissuto tanto a lungo...
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